Con gli investitori che si fanno prendere dal panico e i mercati che reagiscono scompostamente ai rumors, la Consob non può restare a guardare e intensifica il suo monitoraggio sugli scambi. L’obiettivo, che richiede un’azione comune tra le Authority in Europa, è quello di cercare di raffreddare l’elevata volatilità e assicurare un regolare svolgimento delle negoziazioni sulle piazze finanziarie.
Per questo la Commissione guidata da Giuseppe Vegas, che ieri si è riunita proprio per analizzare l’andamento di Piazza Affari, è in stretto contatto con l’Esma (European securities markets authority, l’autorità europea di vigilanza sui mercati finanziari), “per valutare iniziative concertate a livello europeo”, come riferiscono alcune fonti vicine alla Commissione: per esempio un giro di vite sui provvedimenti già concordati sulle vendite allo scoperto.
Da parte sua la Consob ha intanto intensificato il già serrato monitoraggio degli scambi, e dalle comunicazioni pervenute dopo l’introduzione, lo scorso 10 luglio, dell’obbligo di comunicazione delle posizioni ribassiste rilevanti (superiori allo 0,2%) ha potuto verificare che le posizioni nette corte sono, ad oggi, contenute in limiti fisiologici e comunque in sede di regolamento non sono evidenziate scoperture. La Ue invece sarebbe al lavoro per trovare un modo di regolamentare i derivati e una bozza di regolamento, in ambienti finanziari, è attesa entro l’estate.
Un’attenzione particolare potrebbe essere riservata ai credit default swap: regolamentarli pare impossibile, commentano gli esperti, ma sarebbe già importante sapere che fanno capo a un unico sistema di compensazione. Tra le ipotesi di lavoro ci sarebbe l’introduzione di misure come quella di consentire posizioni short solo a chi ha il sottostante. Una direttiva che potrebbe aiutare a contenere la macrospeculazione, hanno sottolineato in ambienti finanziari.