Consob, stop alle vendite allo scoperto

La Consob vieta le vendite allo scoperto. In coordinamento con l’Esma (l’Autorità di vigilanza europea), e in contemporanea a quanto deciso anche in Francia, Spagna e Belgio, la Commissione guidata da Giuseppe Vegas ha deciso di adottare misure restrittive sulle posizioni nette corte, ovvero l’ammontare dei titoli o strumenti finanziari derivati venduti allo scoperto, le cui rispettive posizioni non sono chiuse da operazioni di acquisto in senso opposto. Il divieto ha effetto a partire dalla seduta di oggi e resta in vigore per 15 giorni. “La decisione tiene conto della straordinarietà delle condizioni di mercato rilevate nelle sedute del mese di agosto 2011, caratterizzate da un rilevante incremento della volatilità”, ha spiegato la Consob, che proprio in ragione di questa instabilità ha ritenuto “non più sufficiente il regime di comunicazione delle posizioni nette corte, adottato lo scorso 10 luglio”. Considerati i provvedimenti in materia di posizioni nette corte adottati dalle competenti Autorità francese, spagnola e belga, la Commissione ha pertanto deliberato “il divieto di assumere posizioni nette corte ovvero incrementare posizioni nette corte esistenti, anche intraday, in relazione al capitale degli emittenti del settore finanziario”.

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