Banche, la liquidità non manca

I prestiti al tasso del 2,25% concessi ieri sera dalla banca centrale sono ridiscesi ad appena 42 milioni di euro, cifra del tutto trascurabile, dai 2,822 miliardi della seduta precedente. Numeri che sembrano accreditare l’ipotesi di un qualche problema tecnico passeggero nella seduta di mercoledì, smentendo le interpretazioni del dato anomalo che puntavano all’emergere di problemi di finanziamento per alcune banche della zona euro. Attorno alle 11,40 l’overnight tratta allo 0,90/1,00% su piattaforma Mid e allo 0,83/1,13% su schermi Reuters, sostanzialmente in linea con le quotazioni di ieri mattina alla stessa ora. La media Eonia è stata fissata ieri pomeriggio allo 0,896%, in lievissimo calo dallo 0,900% precedente.
“La liquidità è esagerata”, prosegue il tesoriere indicando un accumulo di numeri neri, a metà periodo Rob, di circa 870 miliardi di euro, con un eccesso pari a 230-240 miliardi. “Oggi vedo già tassi cedenti rispetto a ieri, specie sul brevissimo, ma la discesa sarà più evidente, verso lo 0,75% delle deposit facilities, la prossima settimana quando per forza le banche dovranno posizionarsi per un decumulo dei numeri neri”, aggiunge il tesoriere.
A conferma di un livello di liquidità abbondante, ma in questa fase scarsamente capace di circolare nel sistema, restano su valori piuttosto elevati i fondi deposititati a fine giornata dalle banche in Bce, per quanto in lieve diminuzione: 110,434 miliardi di euro, dai 126,358 miliardi della precedente seduta. “Vista la liquidità che c’è e la necessità delle banche di decumulare i numeri neri, non credo si possa arrivare a fine Rob con depositi sotto i 100 miliardi, al più il livello è destinato a salire”, nota un operatore.

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