Ponzellini: l’aumento di capitale? Poca differenza tra 1.000 e 1.200 milioni

“Certo che lo facciamo, l’aumento di capitale”. E’ un Massimo Ponzellini in piena forma quello che si concede ai giornalisti nel giardino di Villa d’Este, a margine del Forum Ambrosetti. “A questo prezzo è da fare, qualcuno si troverà”. Qualche fondo dall’estero, oppure chi? “I nostri soci, gli investitori”. Ponzellini sostanzialmente esclude che – come ipotizzavano alcuni giornali nei giorni scorsi – l’aumento possa scendere un po’ di taglia. “Un conto è passare da 1.200 milioni a 300 milioni. Ma tra 1.200 e 1.000 c’è poca differenza. Se l’aumento va, va per una cifra come per l’altra, per i 1.000 come per i 1.200”. E Arpe? Sarà davvero il nuovo presidente della Popolare di Milano? “Quello che ho detto ieri”, risponde Ponzellini, “vale sempre”. Quindi, l’ex amministratore delegato di Capitalia “è un bravo manager, ma non ci serve”. Secondo il presidente della Bpm, “c’è un problema vero. Le banche continuano a ricapitalizzare”, ma le quotazioni in Borsa continuano a scendere. “E chi ha perso, ha perso”. Altro punto, continua Ponzellini, è che “le banche hanno prestato soldi alle imprese sbagliate. Nel sistema la liquidità c’è”, sostiene, “e semmai il problema è proprio questo”. Tornando all’aumento di capitale, il cda della Bpm è previsto per il 13 settembre. A questo punto, tutto dovrebbe svolgersi secondo la tabella di marcia stilata nei giorni scorsi.

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