Piazza Affari apre in profondo rosso con Unicredit (-5,6%) e Intesa (-4,2%)

Apertura in forte ribasso per i principali listini europei, trascinati giù dai titoli bancari. A Milano il Ftse Mib cede oltre il 3% nei primi minuti di contrattazioni, dopo il -4,9% di venerdì sera, con Unicredit che lascia sul terreno il 5,6% e Intesa Sanpaolo il 4,2% mentre il titolo del Monte dei Paschi di Siena finisce in asta di volatilità in avvio di contrattazioni e cede il 4,49% teorico.Sale inoltre la tensione sui titoli di stato italiani: lo spread Btp-Bund sfiora i 380 punti e si posiziona a 378,9. Ma i titoli bancari stanno sperimentando un nuovo tracollo anche al di fuori dei confini italiani: a Parigi Societé Genmerale ha aperto in calo di oltre il 10%.

Il gruppo francese, bersagliato in modo accentuato dalla vendite nelle ultime settimane, ha annunciato una serie di misure che modificano il piano ‘Ambition Sg 2015’ presentato nel giugno 2010, sottolineando che permetteranno di raggiungere un Core Tier 1 ai fini di Basilea 3 ben superiore al 9% senza un aumento di capitale.

In primo luogo il gruppo ridurrà nella divisione di Corporate and Investment Banking le attività influenzate negativamente dalla nuova regolamentazione o scarsamente generatrici di sinergie, proseguirà a “un ritmo sostenuto le cessioni di asset gestiti in estinzione”, avvierà iniziative di controllo dei costi “con una riduzione significativa dell’organico in corso in alcuni paesi” e lancerà un programma di cessione di attività che permetterà di liberare 4 miliardi di euro di capitale, pari a 100 punti base di Core Tier 1 ai fini di Basilea 3 al 2013.

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