La Cina tende una mano all’Europa

Mentre L’Europa e il mondo occidentale si trovano a doversi destreggiare nel buio della crisi economica, un piccolo spiraglio di luce arriva dalla lontana Cina, disposta ad aiutare le finanze europee, aumentando gli investimenti locali nel Vecchio continente.

A ufficializzare questa disponibilità, già anticipata lo scorso giugno, è stato il premier cinese Wen Jiabao che, all’apertura del quinto summit annuale dei Nuovi Campioni, organizzato in Cina dal World Economic Forum, ha contestualmente invitato l’Europa ad adoperarsi per mettere a posto i conti con provvedimenti fiscali e monetari responsabili e ad aprire i mercati, onde evitare il verificarsi di un inauspicato allargamento della crisi del debito sovrano e per non perdere la fiducia degli investitori a livello mondiale.

Nella stessa occasione, il primo ministro cinese ha anche sollecitato i leader dei Paesi europei a fare un passo coraggioso nei rapporti strategici con la Cina, riconoscendone il pieno status di economia di mercato fin d’ora, e quindi in anticipo rispetto a quanto previsto dall’accordo per l’accesso alla Wto siglato nel 2001, stando al quale la Cina raggiungerà tale status solo nel 2016.

Intanto, però, secondo il China Securities Journal, nei prossimi mesi Pechino potrebbe allentare la propria politica monetaria, dovendo far fronte al calo di investimenti immobiliari previsto per la seconda metà dell’anno e al conseguente rallentamento della crescita economica del Paese. Rallentamento che non sembra preoccupare Wen Jiabao, fiducioso che l’economia cinese continuerà invece a crescere sul lungo periodo, contribuendo alla crescita sostenibile ed equilibrata dell’economia mondiale.

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