Giro d’Italia delle reti, un’immagine in chiaroscuro

Due regioni per soli 744 promotori con mandato: così si presenta lo scenario in Basilicata e Calabria all’analisi dei dati dell’Albo dei promotori finanziari svolta la scorsa settimana da BLUERATING. Le due regioni del sud hanno molti punti in comune, al di là della contiguità territoriale, ma anche qualche differenza. Se la Calabria può contare su 1.181 promotori residenti, la più piccola Basilicata si ferma a 292 professionisti. In entrambe tuttavia circa il 50% dei promotori dispone di un mandato, una percentuale nettamente inferiore a quella della più grande e ricca Puglia: in Calabria sono attivi infatti 589 promotori, in Basilicata 140, mentre nel complesso nelle due regioni resta da sfruttare un “serbatoio” di 729 professionisti (il 49,5% del totale) che non risultano in possesso di alcun mandato.

Entrambe le regioni vedono un elevato indice di concentrazione, con i due terzi dei promotori della Basilicata (come anche della Calabria) che appartiene alle prime sette reti, dato che sale a oltre il 78% in entrambe le regioni considerando le prime dieci insegne. Se poi a livello di singola società in Basilicata vince Simgenia con 21 professionisti, mentre in Calabria è Banca Mediolanum a staccare la concorrenza con 123 u o m i n i (Simgenia è però con 109 mandati la seconda e unica altra rete che supera i 100 promotori in regione), a livello di gruppo in entrambe le regioni dominano gli uomini del gruppo Generali, cui fa capo il 17,1% dei promotori attivi in Basilicata (26 professionisti) e il 23,8% (141 mandati) in Calabria.

Qualche maggiore differenza si nota semmai tra gli i n s e g u i t o r i : Mediolanum, forte in Calabria del 20,8% dei mandati, in Basilicata non arriva all’8% dei totali, venendo superata da Intesa Sanpaolo (13,2%), UniCredit (12,5%) e Montepaschi (8,55%) e venendo tallonata da vicino da Allianz (7,9%) e Finanza e Futuro (7,2%). In Basilicata invece il gruppo di Doris stacca nettamente le grandi banche nazionali che disponendo tra la trentina e la quarantina di promotori a testa rappresentano rispettivamente il 7,9% (Mps), il 7,1% (Intesa Sanpaolo) e il 5,2% (UniCredit, superato in classifica dal Credem con una quota del 6,4%) dei promotori attivi in regione. Ancora più limitata la presenza di altri gruppi che invece sono maggiormente presenti al Nord e al Centro Italia come Ubi Banca (solo un paio di uomini in Basilicata, 16 promotori in Calabria, pari rispettivamente all’1,3% e al 2,7% del totale), Veneto Banca, pure presente in forze in altre regioni del Sud come la Puglia ma che è rappresentata giusto da due professionisti in Basilicata (mentre è assente in Calabria) o il Banco Popolare (di cui non si scorge traccia).

Una diffidenza dovuta probabilmente all’eccessiva disparità di reddito disponibile tra le aree di insediamento storico di alcune importanti realtà creditizie e del risparmio gestito italiano e le due regioni del Sud, anche se qualche segnale di un rinnovato interesse in realtà si può scorgere nella presenza, con 7 uomini in tutto, di Alto Adige Banca e di Banca Nuova (gruppo Banca Popolare di Vicenza) con 14 promotori nella sola Calabria.

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