Risparmio gestito, M&G e i dubbi sul Twist

Il Twist potrebbe nuocere alle banche. Lo scrive Richard Woolnough, di M&G Optimal Income Fund, che in una nota segnala: “In una situazione ordinaria, l’applicazione di misure straordinarie funzionerebbe. Tuttavia, non ci troviamo in una situazione normale, quindi la Fed potrebbe sperimentare che l’Operation Twist può avere delle conseguenze inattese. L’appiattimento della curva dei rendimenti causata dal Twist, e la preventiva dichiarazione di Bernanke che i tassi di interesse sarebbero stati mantenuti bassi fino alla metà del 2013, nuoceranno al settore bancario”.

“La curva dei rendimenti piatta”, continua l’esperto, “e l’ancoraggio dei tassi di interesse di breve termine ridurranno il costo di mantenimento positivo che le banche possono guadagnare, mettendo in una situazione di svantaggio il settore bancario proprio quando la crisi ha il suo epicentro nelle banche. Inoltre, appiattendo la curva dei rendimenti attraverso misure straordinarie, l’indicatore di crescita principale per gli Stati Uniti, l’Indice The Conference Board Leading Economic, mostrerà un’economia più debole”.

“Questo potrebbe scoraggiare quelle aziende che hanno tradizionalmente guardato a questo indicatore per stabilire il grado di salute dell’economia, e portarle a ridurre o procrastinare piani di investimento e di sviluppo. Questo agirà da ostacolo alla crescita, proprio quello che la Fed sta cercando di evitare.Questi non sono tempi ordinari, tuttavia c’è il rischio che le banche centrali possano non riuscire a smarcarsi da un modo di pensare ordinario (questo riguarda in particolar modo la Bce). È un bene vedere che la Fed ci stia provando”, conclude Woolnough, “e speriamo che l’alterazione straordinaria della curva dei rendimenti di Bernanke si riveli una risposta politica positiva, e non solo un modo di pensare alterato”.

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