Trader o psicopatico? Il confine è sempre più labile

Più egoisti e aggressivi degli psicopatici. Questo il profilo – tutt’altro che rassicurante – dei trader operanti sui mercati finanziari. Almeno secondo quanto emerso da un recente studio condotto dall’Università di San Gallo, in Svizzera e ripreso dal Corriere della Sera. I ricercatori elvetici hanno messo a confronto 27 operatori professionisti, in gran parte impiegati presso banche svizzere, con un gruppo di disturbati mentali, sottoponendoli a test per analizzare fattori come l’impegno a cooperare e l’egoismo. Le conclusioni hanno addirittura superato le aspettative: “in certi casi i trader si sono comportati in modo più egoista, più aggressivo e sono risultati più inclini al rischio rispetto al gruppo di psicopatici che hanno completato lo stesso tipo di test”, hanno spiegato gli studiosi, pur mettendo in chiaro che “naturalmente non si possono mettere sullo stesso piano gli operatori di Borsa con i disturbati mentali”. Ma i risultati dell’indagine restano comunque preoccupanti. A partire dal fatto che s pesso i trader, invece di lavorare in modo oggettivo e sobrio per un profitto più alto, hanno soltanto “cercato di ottenere più dei loro avversari. E per danneggiarli hanno speso molte energie”. Insomma, come se il vicino di casa avesse la stessa nostra macchina e “si andasse da lui con la mazza da baseball per distruggerla. Il tutto solo per avere l’auto più bella nel quartiere”. Gli studiosi, riferisce Nzz nella sua versione online, non sanno spiegarsi questa inclinazione alla distruzione.

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