Piazza Affari positiva, brillano Mediobanca e Clabo

MATTINATA PRUDENTE IN EUROPA – Inizio di giornata prudente in Europa, dopo che a Tokyo l’indice Nikkei225 ha chiuso la settimana a 19.196,74 yen (-0,29% rispetto alla vigilia) e i mercati cinesi hanno mostrato variazioni minime, al pari di Wall Street ieri sera. Se Londra cede lo 0,32% dopo che ieri Angela Merkel è tornata a ribadire che la Gran Bretagna non potrà sperare di conservare l’accesso al mercato unico se non accetterà anche la libertà di movimento di capitali e persone e non si accorderà sui contributi da versare al bilancio Ue, Francoforte e Parigi oscillano attorno ai livelli di ieri, mentre Milano è leggermente positiva.

MILANO SALE, CORRONO CLABO E MEDIOBANCA – Dopo un’ora abbondante di lavoro, infatti, il Ftse Mib conserva un +0,16%, il Ftse Italia All-Share è indicato a +0,15% e il Ftse Italia Star segna +0,11%. Bene invece il Ftse Aim Italia (+0,53%), dove si mette in luce Clabo (sospesa al rialzo con un teorico +10,22% a 1,35 euro, sui livelli di un anno fa). Tra le blue chip del listino di Milano brillano Unipol e Cnh Industrial, con rialzi di poco superiori al 2,5%, mentre Mediobanca guadagna il 3,59% a 8,80 euro dopo che Morgan Stanley ha alzato a “overweight” (da “equalweight”) il rating sul titolo e il prezzo obiettivo da 8,3 a 10 euro per azione.

UTILITIES IN ROSSO, PURE D’AMICO TIRA IL FIATO – Qualche presa di profitto insiste sul comparto sei servizi di pubblica utilità, con Enel, Terna e Italgas in rosso attorno o poco sopra il mezzo punto percentuale. Deboli anche alcuni titoli finanziari come Ubi Banca (-0,46%), mentre sullo Star perde un paio di punti Panariagroup Industrie Ceramiche e tira il fiato anche D’Amico (-0,7% le azioni, -7,11% i diritti), sempre sotto aumento di capitale che vedrà i diritti negoziati in borsa sino al 12 maggio, mentre il termine ultimo di adesione all’operazione (1 offerta in opzione ogni 3 diritti al prezzo di sottoscrizione di 0,249 euro cadauna, più 1 warrant gratuito ogni 3 diritti esercitati) che come ha ricordato l’amministratore delegato Marco Fiori servirà sia a migliorare la flessibilità finanziaria del gruppo sia a dotare la società di risorse per cogliere “eventuali opportunità di mercato”.

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