La Cina e il nuovo mondo

Il governo cinese ha dichiarato di credere nell’economia italiana lasciando intendere possibili ulteriori investimenti nel nostro Paese. Per noi un segnale di speranza al quale aggrapparci. In pochi anni la situazione si è quindi completamente ribaltata, segno evidente che gli equilibri mondiali stanno mutando profondamente e che gli Stati considerati una volta in via di sviluppo sono oggi, e soprattutto saranno, economicamente più evoluti e più solidi rispetto a un mondo occidentale (Europa e America) che si è cullato troppo nel debito e nella scarsa voglia di fare e di affrontare i problemi.

La Cina, solo per citare alcuni dati, ha il maggior numero di abitanti al mondo (il 19% della popolazione del pianeta, seconda l’India con il 17%, terza tutta l’Europa con il 6%), è seconda per esportazioni (10% del valore mondiale, seconda solo all’Europa con il 25%) ed è al terzo posto come PIL (Prodotto Interno Lordo) con il 9% del valore complessivo dietro solo a Usa (24%) e Area Euro (21%). Solo dieci anni fa il PIL pesava il 3%, la crescita è quindi spaventosa e molto rapida.

In Cina ci sono oltre 1,3 miliardi di persone pronte a sostenere i consumi e chiunque abbia avuto l’occasione di recarsi ultimamente nel paese asiatico non avrà potuto fare a meno di notare quanta energia e voglia di crescere caratterizza oggi quel popolo. Tutto muta di continuo e quello che oggi esiste, domani viene ricostruito più bello, grande e colorato rispetto a prima. Le generazioni che hanno vissuto il dopoguerra in Italia capiscono di cosa stiamo parlando perché è accaduto lo stesso da noi in quel periodo.

Oggi quindi, ragionando come impone il nuovo contesto, è (molto) corretto avere una parte dei propri investimenti concentrati in un’area del mondo che nel breve/medio termine (nel lungo fare ipotesi è ridicolo), crescerà sicuramente più del vecchio mondo occidentale. Investire in Cina è oggi saggio e corretto anche per diversificare i propri investimenti che, per ovvi motivi di indiretto campanilismo, vicinanza geografica e quantità di informazioni ricevute, sono oggi per molti concentrati in Italia, in Europa e qualcosa negli Stati Uniti (oro e franco svizzero a parte ma hanno già corso molto per cui è forse troppo tardi comprare oggi).

Per investire oggi sulla Cina, a parte le azioni che si portano dietro la volatilità di questi tempi che ovviamente contagia tutto il mondo, ci sono oggi sul mercato delle soluzioni innovative che consento di guadagnare grazie al trend di crescita dell’economia cinese e all’apprezzamento della sua valuta, il Renminbi (o yuan, è la stessa cosa), rispetto al dollaro. La Cina negli ultimi anni ha lavorato per iniziare a utilizzare la sua valuta (oggi non convertibile e usata quasi esclusivamente per le transazioni domestiche) negli scambi internazionali attraverso una serie di accordi bilaterali e, da agosto 2010, il Renminbi è quotato e scambiato contro il dollaro. L’apprezzamento futuro della valuta cinese rispetto al dollaro è evidenziato anche dal fatto che ad oggi, con il 9% del PIL mondiale, la quota di riserve del pianeta detenute in Renminbi è pari a 0 mentre gli Usa con il 23% del PIL vedono il 61% delle riserve mondiali detenute in dollari, contro il 19% del PIL dell’area Euro e il 26% delle riserve in euro.

C’è quindi un evidente squilibrio che, insieme alla crescita economica e le politiche monetarie cinesi, fa presagire un apprezzamento (circa 4% all’anno secondo il mercato) della valuta rispetto al dollaro. Oggi è quindi possibile dall’Italia, attraverso fondi armonizzati espressi in euro e quota pubblicata sui principali quotidiani, avere in portafoglio una nuova asset class all’inizio del trend di crescita che offre più rendimento e meno volatilità rispetto ai tassi a breve svizzeri, americani o tedeschi (l’Italia non la citiamo nemmeno). Il tutto poi garantito direttamente dal governo cinese con quindi ancor più sicurezza rispetto a un conto corrente presso una qualunque banca europea. Oggi la Cina è troppo grande per non averla in portafoglio. Farlo con prodotti innovativi che si avvantaggiano della crescita della sua economia e della sua valuta, è un modo molto intelligente per diversificare adesso la parte a breve dei portafogli. E non solo.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!

Tag: