Grecia: accordo sulle nuove misure di austerity, ma Fmi resta critico

ATENE FESTEGGIA ACCORDO CON TROIKA – Mercati finanziari che tirano il freno dopo una mattinata positiva in Europa. Contribuisce certamente l’avvio stentato di Wall Street, che risente dei brutti dati di vendita del comparto automobilistico in aprile e della ribadita intenzione di Donald Trump di reintrodurre una separazione tra le attività di banca commerciale e di banca d’investimento, ma anche le ulteriori precisazioni filtrate sulla trattativa tra la Grecia e la “troika” Ue-Bce-Fmi, che peraltro per ora non smorzano l’entusiasmo di Atene, in recupero del 3%.

PER FMI TAGLIO DEBITO RESTA INDISPENSABILE – Se fin dall’inizio è stato chiaro che Atene ha raggiunto un accordo importante coi suoi creditori internazionali accettando una serie di richieste equivalenti a 2 punti percentuali di Pil di nuova austerità tra cui i più volte annunciati tagli alle pensioni e la riduzione del limite di esenzione fiscale a 6.000 euro dagli 8.636 euro attuali, oltre alla possibilità di tenere aperti negozi e centri commerciali anche la domenica, secondo l’agenzia Reuters  (che cita un portavoce del Fmi), l’accordo “ha risolto uno dei problemi che bloccavano la partecipazione del Fmi al bailout, ma il taglio del debito resta indispensabile”.

EUROGRUPPO FISSERA’ PROSSIMI OBIETTIVI PER ATENE – Così se da un lato questo primo accordo sblocca una nuova tranche di aiuti del bailout da 85 miliardi di euro complessivi che consentirà al governo di Alexis Tsipras di pagare debiti in scadenza a luglio per 7,5 miliardi di euro, le divergenze tra Bce e Ue da un lato e Fmi dall’altro non paiono ancora superate e rischiano di pesare sui negoziati sulla sostenibilità del debito del paese, in vista dei quali i ministri delle finanze di Eurolandia dovranno fissare gli obiettivi di surplus di bilancio per gli anni successivi al 2018, quando il bailout sarà completato.

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