Tarabini Castellani (Vontobel), siamo vicini a toccare il fondo

La settimana scorsa il mercato obbligazionario europeo ha cessato di funzionare, l’asta tedesca è andata parzialmente invenduta e i tassi a breve su Italia e Spagna sono saliti a livelli insostenibili. Questo lo scenario in cui si inserisce il commento di Francesco Tarabini Castellani, Country Head per l’Italia di Vontobel. “Siamo molto vicini a toccare il fondo e a questo punto non si può che fare affidamento all’intelligenza umana confidando che almeno l’istinto di sopravvivenza dei nostri politici europei li spinga a dismettere sterili nazionalismi che ormai, nel paese ago della bilancia, la Germania, si stanno cominciando a rivoltare contro se stessa”.“Tra le informazioni riportate dalla stampa ultimamente”, continua Tarabili Castellani, “mi ha particolarmente colpito quella inerente la dimensione dell’indebitamento mondiale degli stati che dal 2007, anno precedente lo scoppio della crisi attuale, è aumentato del 50% arrivando a 52 trilioni di dollari, di cui più dell’80 nei paesi sviluppati. Se paragonato al PIL mondiale questo ci dice che gli stati hanno mediamente un debito pari all’insieme dei beni e servizi da loro prodotti. Il debito in sé non è per forza un elemento negativo in quanto, se efficientemente impiegato, consente di agevolare lo sviluppo economico consentendo la creazione di nuovi servizi, attività, ecc…

La domanda è quanto gli stati, e quindi gli enti pubblici, siano in grado di produrre servizi efficienti, ed essendo la risposta che l’evidenza empirica mostra abbastanza chiara, cosa avviene se ciò non si verifica. La risposta è semplice: chi alla fine dovrà pagare sono i cittadini tramite maggiori imposte o tramite la diminuzione del valore dei loro investimenti (l’inflazione). Negli anni l’altalena dei mercati finanziari è più probabile che aumenti la sua escursione”. Quanto alla situazione sui mercati, la scorsa settimana è stata caratterizzata da perdite per tutte le asset class. “I mercati azionari hanno nuovamente terminato la settimana con pesanti perdite (l’MSCI World ha chiuso una serie di dieci sedute consecutive di ribasso). Le vendite hanno colpito indistintamente Europa, America e Mercati Emergenti (-5/6% in media). Settorialmente, si è assitito ancora una volta ad una sovraperformance dei Value nei confronti dei ciclici. Le perdite sono comunque state significative per tutti i settori, con i Consumer Staples (miglior settore) in rosso del 3.1%”. “Anche i mercati obbligazionari hanno ritracciato: BUND e BTP hanno perso rispettivamente l’1.7% e il 3.7%. Il petrolio, tornato a 106.40, sembra aver perso la forza delle scorse settimane. Il dollaro, in questo contesto, si è ulteriormente rafforzato raggiungento quota 1.32, ed avvicinandosi sempre più alla resistenza posta in area 1.30”.

 

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