Reti in città, Firenze non piace alle grandi reti

Sono calati di 147 unità i promotori finanziari residenti in Toscana rispetto a quando, agli inizi di settembre, BLUERATING aveva interrogato i dati dell’Albo Pf: in tre mesi si sono infatti cancellati 70 promotori toscani privi di mandato e 77 colleghi che un mandato risultavano averlo. A inizio mese erano infatti 3902 i promotori che risultavano residenti in Toscana, di cui 1287 senza mandato e 2615 con mandato. Di questi ultimi 639 (ossia il 24,44% dei promotori attivi in regione) risultava risiedere a Firenze e provincia. Firenze non sembra una città che piaccia particolarmente alle grandi reti: se i primi 10 gruppi raccolgono 1955 mandati in tutta la Toscana, pari al 75% circa dei promotori attivi residenti nella regione, le dieci insegne più presenti nel capoluogo schierano sul terreno 439 promotori fiorentini, vale a dire meno del 69%, segnale che Firenze piace, in proporzione, più a società di media o piccola dimensione che non ai grandi gruppi nazionali.

La conferma viene dall’analisi per singola rete: a livello regionale la palma va al Monte dei Paschi per cui risultano lavorare 347 promotori residenti, subito davanti a Banca Fideuram (346 pf residenti in Toscana) e a Banca Mediolanum (326 mandati). La “top ten” delle reti toscane è completata, nell’ordine, da Fineco Bank (179 codici), Allianz Bank (148 mandati), Simgenia (137 uomini), Finanza & Futuro (120 in tutto contando anche un paio di colleghi della “mamma” D e u t s c h e Bank) e C r e d i t o Emiliano (che con 114 promotori residenti è l’ultima grande rete a superare quota 100). A ridosso della top ten restano sigle come Banca Generali (91 uomini), UniCredit (75), Ubi Banca (60), Azimut (59), Unipol Banca (38) e poi via via Barclays, Banca Sai, Bnl, Banca Reale e Banca Aletti che chiude la “top 20” con 20 promotori.

La classifica cambia considerando solo Firenze o meglio i promotori residenti nella provincia capoluogo: in questo caso è Banca Fideuram con 93 uomini a sbaragliare il campo superando Mps (62 mandati), Sanpaolo Invest (51 promotori compresi quelli di Sanpaolo private banking e Intesa Sanpaolo), Fineco (41), Mediolanum (38), Credem e Banca Generali (pari merito con 35 mandati) e UniCredit (29) che si piazzano nell’ordine nella “top ten”. Tra le successive 10 sigle Simgenia (27 promotori) supera Finanza & Futuro (24 pf) che precede Azimut (18 uomini), Banca Sai (15), Ubi Banca (13), Euromobiliare (12), Bnl (8), Unipol (7) e la coppia Banca Ifigest e Banca Intermobiliare a quota 6 mandati.

Chi è che ha più perso o guadagnato terreno in questi tre mesi in Toscana? A guadagnare sembrano essere stati davvero in pochi: a parte Bnl, che pare aver guadagnato 9 uomini (ed è salita come detto a 31 pf residenti in tutta la regione), Fineco Bank cresce di 6 mandati, Banca Fideuram e Finanza & Futuro ne guadagnano entrambe 4, un paio ne agguanta Banca Sella (che però nel complesso è ferma a soli 6 promotori), uno in più sembrano averne registrati Banca Network Investimenti, Euromobiliare e Unipol Banca. Per tutti gli altri gli ultimi tre mesi sono stati avari di soddisfazione: stabile il gruppo Intesa Sanpaolo, il gruppo Generali perde oltre una ventina di uomini (21 con Simgenia, uno con Banca Generali), Mediolanum quasi altrettanti (-20), Mps vede assottigliarsi le proprie file di 14 promotori toscani, Ubi Banca e Groupama (che crolla a soli 5 codici in tutta la regione) ne perdono 13 a testa, mentre Banca Sai deve incassare un calo di 7 elementi. Tutti gli altri oscillano tra uno o due codici meno di inizio settembre.

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