Mediolanum: fondi e titoli viaggiano spediti, mentre zoppicano gli assicurativi

Secondo gli ultimi dati resi disponibili da Assoreti – quelli cioè di fine novembre – Banca Mediolanum si apprestava ad archiviare il 2011 con un saldo complessivo in termini di raccolta netta (nei primi 11 mesi dell’anno, appunto) di poco superiore agli 1,9 miliardi di euro. Di questi, quasi 550 milioni erano relativi a prodotti e servizi di risparmio gestito e 1,36 miliardi a prodotti e servizi di risparmio amministrato. Nel solo mese di novembre, la rete di Ennio Doris, forte di 4.472 promotori finanziari in tutta Italia, ha raccolto poco più di 104,6 milioni di euro, di cui 44,7 milioni di gestito e 58,8 milioni di amministrato.

Il 2011 per gli uomini di Doris è stato un anno contrassegnato in particolare dal collocamento di fondi comuni e sicav e di titoli (per entrambe le categorie, il saldo di raccolta netta positiva ha superato gli 1,3 miliardi di euro), oltre che da buoni risultati per quanto riguarda la raccolta previdenziale (positiva per 381,4 milioni) e i servizi per la liquidità (raccolta netta positiva per 40 milioni). Se il 2011 si chiudesse qui, Banca Mediolanum potrebbe brindare a una raccolta netta di quasi 3 miliardi di euro, che in questo periodo è un risultato di tutto rispetto. Purtroppo, per gli uomini di Doris nel corso dell’anno sia le gestioni (16,4 milioni di euro di raccolta netta negativa tra gpf e gpm) sia i prodotti assicurativi (-1,12 miliardi di euro) hanno registrato una raccolta netta negativa.

Nel solo mese di novembre a vincere sono stati invece nettamente i titoli (oltre 264,8 milioni di raccolta netta positiva) davanti a fondi e sicav (+70,1 milioni) e alla raccolta previdenziale (+29,9 milioni), mentre i servizi per la liquidità hanno registrato una fuoriuscita di quasi 205 milioni di euro, con un risultato negativo anche per le gestioni patrimoniali (oltre 3,9 milioni di rosso) e i prodotti assicurativi (-51,4 milioni). Il portafoglio medio dei promotori finanziari di Banca Mediolanum al 30 settembre scorso (ultimo dato reso noto da Assoreti, non essendo stata la società in grado di fornire a BLUERATING dati più puntuali) risultava pari a circa 7,99 milioni di euro a promotore (nono miglior risultato tra le reti italiane) a fronte di oltre 36,28 miliardi di patrimonio facente capo alla rete (secondo miglior dato alle spalle dei circa 69,71 miliardi di Banca Fideuram).

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