Il bazooka della Bce ha colpito nel segno

Gettare liquidità sulla crisi del debito non risolve i problemi strutturali dell’eurozona. Lo sostiene Michael Riddell, team fixed income di M&G Investments. “Anche se vestiti bene”, scrive Riddell, “un titolo di Stato zombie o un’obbligazione bancaria zombie restano comunque degli zombie. I problemi della grande disparità nella competitività tra i vari Stati sono ancora tutti da risolvere. Una possibile risposta sarebbe l’unione fiscale completa”, continua Riddell, “in cui i Paesi dell’Europa del nord dovrebbero farsi carico dei debito dei Paesi del sud, con questi che dovrebbero lasciar prendere le decisioni ai Paesi del nord. Una circostanza alquanto improbabile”.

“Un’ipotesi alternativa”, prosegue l’esperto, “vedrebbe Germania e Paesi Bassi gestire un’inflazione a tassi più alti rispetto al resto d’Europa. E anche questo è improbabile. Come Milton Friedman ha dichiarato in breve nel 1999, i vari Paesi dell’area euro non sono un’area valutaria”. Tuttavia, “il rally degli asset a reddito fisso più rischiosi probabilmente deve ancora entrare nel vivo. Io, nelle ultime settimane, ho acquistato per la prima volta anche titoli di Stato italiani”. Il rovescio della medaglia, conclude Riddell, è che a maggio dello scorso anno i rendimenti dei titoli di Stato erano dell’1% più alti rispetto ad oggi e le curve del rendimento molto più inclinate. In quel momento non pagava avere una duration corta. La situazione è un po’ cambiata da allora, presumibilmente per la crisi dell’eurozona e forse anche per la Cina. Se l’Europa non è più in una spirale verso il basso, allora i bond sembrano davvero vulnerabili.

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