Posta del pf, il solito dilemma: crescita organica o per acquisizioni

Crescere per linee interne o per acquisizioni? Una ricetta univoca non c’è, essendo troppe le variabili da considerare ma la situazione attuale fa prevedere una ripresa dell’attività di m&a sia a livello di controllanti, spesso appartenenti al settore bancario o assicurativo (in questo senso si pensi alle inevitabili conseguenze che l’eventuale integrazione tra Unipol, Fondiaria-Sai e Milano Assicurazioni comporterà per le controllate Banca Sai e Unipol Banca), sia direttamente per iniziativa dei principali gruppi operanti nella distribuzione di prodotti e servizi di risparmio gestito (non è un segreto che siano molti i dossier sulle scrivanie dei vertici di aziende come Fideuram, Azimut, Fineco o Mediolanum, tutte possibili cacciatori o prede a seconda delle circostanze).

Eppure qualche lettore non sembra darsi pace e quando scorre i risultati in termini di raccolta presentati ogni mese da Assogestioni non manca di sottolineare come i risultati di alcuni siano “farina del proprio sacco”, quelli di altri siano dovuti al consolidamento di controllate senza le quali i risultati sarebbero molto meno brillanti di come appaiano. La critica ci pare eccessiva in quanto non tiene conto che la decisione di procedere per linee interne, reclutando nuovi promotori o spingendo al massimo la raccolta pro capite di ciascuno di essi, piuttosto che per acquisizioni, arrivando dunque a coordinare più reti, magari specializzate per segmento di mercato o per tipologia di prodotti/servizi offerti, è appunto una decisione strategica che ogni azienda assume autonomamente.

Le classifiche poi dovrebbero sempre essere lette con un minimo di prudenza, essendo sintesi di dati e fattori tra loro discordanti e non sempre confrontabili (basti pensare ai differenti numeri che per gli stessi soggetti danno Assoreti e Assogestioni…). Così forse se è inutile gonfiare il petto per aver ottenuto una specifica “posizione in classifica”, altrettanto vano è far notare che calcolando i risultati secondo altre metriche la posizione stessa sarebbe stata diversa. L’importante è o dovrebbe essere che chi da quei confronti deve trarre delle conclusioni sia poi in grado di articolarle attraverso una strategia coerente con gli obiettivi di lungo periodo della propria azienda. O no?

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