Unicredit reagisce bene ai conti e alle parole di Mustier

UNICREDIT BRILLANTE A PIAZZA AFFARI – Unicredit a tutto gas a Piazza Affari, dove il titolo in tarda mattinata guadagna il 4,10% a 16,75 euro per azione con circa 24,3 milioni di pezzi passati di mano. Sospingono le quotazioni i numeri della trimestrale, chiuso con un utile di 907 milioni e un margine di intermediazione di 4.833 milioni (+11,7% rispetto al trimestre precedente), ampiamente superiori alle attese di consenso (in particolare l’utile netto era atteso pari a 612 milioni).

BENE CET1 E CREDITI DETERIORATI – Buone notizie anche sul fronte della solidità patrimoniale e della qualità del credito, con un Cet1 ratio “fully loaded” al 31 marzo (tenuto conto dell’aumento di capitale da 13 miliardi) che sale attesta all’11,45% (sopra il 12% tenendo conto delle cessioni di Pioneer Investments e Bank Pekao) dal 7,54% al 31 dicembre, mentre le rettifiche su crediti calano dell’11,8% a 670 milioni, con crediti deteriorati lordi in calo del 30% su base annua a 55,3 miliardi e sofferenze pari a 31,1 miliardi.

S&P GLOBAL ALZA IL TARGET PRICE – Dopo i “forti” numeri della trimestrale gli analisti di S&P Global hanno alzato il prezzo obiettivo sul titolo Unicredit da 16 a 21 euro, confermando la raccomandazione “strong buy”. Ad aggiungere ulteriori spunti d’interesse contribuisce anche la conference call durante la quale il Ceo Jean Pierre Mustier, che ancora per il 208-2019 non prevede mutamenti per la politica dei dividendi, ha sottolineato come il rinnovo del patto di Mediobanca non sia scontato, ipotizzando anche una possibile evoluzione degli accordi che scadranno a settembre.

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