Grecia: per Standard & Poor’s è default parziale

A un passo dal default vero e proprio. Ieri a mercati chiusi è arrivata un’altra doccia fredda per la Grecia che si è vista ancora declassata da Standard & Poor’s. L’agenzia di rating statunitense ha infatto abbassato il giudizio di Atene portandolo a SD, cioè default selettivo, o parziale. E il downgrade ha interessato sia i titoli a lungo termine che quelli a breve, rispettivamente da CC e C a SD, spiegando che la decisione è legata al fatto che “sono venute meno le garanzie su alcune obbligazioni”.

La decisione arriva a tre giorni dal lancio dell’operazione di swap (o scambio) dei titoli greci, a cui sono chiamati i creditori privati dopo il difficile accordo raggiunto una settimana fa.

Ma Atene getta acqua sul fuoco: “Il nuovo taglio del rating era atteso e tutte le sue conseguenze sono state anticipate grazie alle decisioni prese dal Consiglio europeo e dall’ Eurogruppo, Dello stesso avviso il presidente dell’Eurogruppo Jean Claude Juncker che ha preso atto della decisione ampiamente scontata, sottolineando di aspettarsi una forte partecipazione dei creditori privati all’operazione di cancellazione del debito pubblico, lanciata venerdì scorso.  Si tratta comunque di un downgrade, quello di S&P, che porta per la prima volta un Paese dell’eurozona a subire un tale rating. E che segue quello già deciso, nei giorni scorsi, da un’altra agenzia di rating, Fitch, che la scorsa settimana aveva ribassato Atene, portandone il voto a C da CCC. Intanto, sempre S&P ha anche rivisto anche in negativo l’outlook del Fondo salva-Stati, l’ Efsf. Una decisione che riflette l’outlook negativo di Francia e Austria.

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