Riforme e riforme

Concentriamoci sugli eventi della giornata di ieri. Durante la conferenza stampa post decisione sui tassi, il Presidente Mario Draghi ha sottolineato i progressi che molti governi hanno fatto nel consolidamento fiscale e nelle riforme strutturali, sottolineando l’importanza dell’intervento della BCE con l’iniezione di oltre 1.000 miliardi nel circuito della finanza europea; sicuramente questo è stato un impulso supportivo, ora i governi devono passare alla fase successiva. Nella conferenza Draghi ha inoltre chiarito che il consiglio direttivo della BCE è unito nella pianificazione degli interventi con obiettivi condivisi in modo da spegnere sul nascere rumors su potenziali dissensi interni. Riassumendo i punti salienti sui quali la BCE ha esposto le previsioni, partiamo dal mercato del lavoro dove viene sottolineata una occupazione che non riesce a salire con un mercato di base carente e che non riesce ad evolversi. Parlando di tassi di interesse si è evidenziata la volontà di mantenere gli attuali livelli, passando ora la palla in mano ai governi di ogni stato membro che devono intraprendere la strada delle riforme strutturali per migliorare i bilanci e rilanciare i consumi.

L’inflazione è possibile che raggiunga il 2%, mentre è stata confermata la previsione pessimistica sul Pil dell’area euro con stime al ribasso per il 2012 per poi porsi (speriamo!) a pareggio. Si percepisce pertanto che ora i governi devono procedere ulteriormente con le riforme a 360° perchè ci sono delle falle che portano le singole economie a non produre ricchezza. Tutto ciò ha scatenato un rally generalizzato delle borse Europee, Americane e Asiatiche, alimentato principalmente dall’alto numero di adesioni al programma swap grecoche ha dato fiducia, e anche il nostro spread ha beneficiato ed è finalmente sceso sotto i 300 punti, elemento importante per molti operatori del settore. E’ evidente lo sforzo da parte di tutti gli enti governativi per recuperare fiducia, con buoni risultati nel breve periodo anche se le incertezze nel medio e lungo termine rimangono tali da impedire una definitiva inversione di tendenza. Oggi attenzione alla pubblicazione dei non farm payrolls: non dimenticatevi di seguirli in diretta sia con il nostro webinar che tramite la trasmissione FX Trading sul canale Class-CNBC (507 di Sky) dove interverrà il nostro Direttore Generale Gabriele Vedani.


Sezione di analisi Tecnica.

Vediamo sui singoli cambi le aree di maggiore interesse, sia per i traders che sono in posizione sia per chi è intenzionato ad entrare in posizione sul mercato valutario.

Eur/Usd
E’ importante fare attenzione al supporto all’area 1.3230 dove i prezzi sembrano ogni volta prendere spinta. Se avviene una rottura a ribasso abbiamo il primo supporto ad area a 1,3100 che, fino ad ora, si è rivelato una vera soglia. Se invece i prezzi ripartono al rialzo l’area 1,3400 è la più interessante.
 
Gbp/Usd
Sul cable troviamo la resistenza a 1,5820 che ha respinto al momento i prezzi verso il supporto di Fibonacci a 1.5779. Una rottura di questo livello troverebbe un supporto a breve a  1.5726. Nel caso di respinta al rialzo  il Fibonacci successivo funge da guardiano a 1.5860.

Usd/Jpy
Le  Bande di Bollinger funzionano molto bene e troviamo il supporto inferiore della banda a 81,38.
Al di sotto il supporto principale è a 80.92.

Eur/Jpy
Sempre presente la correlazione tra Usd/Jpy e Eur/Jpy. Una trendline di breve indica l’inizio a breve di un trend positivo con supporto area 107.00

Eur/Chf
Livelli di supporto e resistenza statici sono tra 1,2055 e 1,2045.

Usd/Chf
Il supporto a 0,9075 ha respinto i prezzi e nel breve la resistenza è a 0,9125.

Aud/Usd
Sempre essere inziato un trend di breve rialzista: attenzione alla resistenza è a 1,070.

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