Il nuovo miracolo italiano: il Btp batte i beni rifugio

La politica, fuori dal cono di luce della ribalta, gioca a capire se Mario Monti sia di destra o di sinistra. Il motivo è semplice: ogni partito vuole prendersi una parte del merito dei buoni risultati ottenuti dal governo tecnico e chi addirittura per accaparrarsi più consensi possibili sta cerando non solo di allungare la vita al governo ma addirittura di fargliene vivere un’altra dopo le elezioni mantenendo in carica proprio Monti. Il gioco è di quelli malandrini perché alle elezioni manca ancora più di un anno e oggi per captatio benevolentie tutti possono dire quello che vogliono. Bisognerà vedere cosa accadrà quando arriveremo più vicini alla scadenza elettorale. Di certo Monti è riuscito a fare in meno di quattro mesi quelli che tanti governi non sono riusciti a fare in decenni.

Non solo dopo aver passato gli ultimi anni a fare lo zimbello della Germania e della Francia, oggi l’Italia detta la linea europea e avrà ancora più peso se, come tutto lascia presagire, alle prossime elezioni francesi e tedesche Sarkozy e Merkel dovranno passare il testimone ad altri leader di sinistra. La politica europea, in quel caso, cambierà radicalmente e la parola “crescita” prenderà i l sopravvento sulla parola “rigore”. E se e quando arriverà quel momento l’Italia avrà già dato lezione di riorganizzazione dello stato e potrà mettersi in cattedra (almeno speriamo) sui temi della crescita.

La svolta però potrà esserci solo se Obama verrà confermato alla presidenza degli Stati Uniti dove sta già portando avanti una politica di sviluppo con qualche smagliatura sul rigore. Comunque per l’Italia i dati parlano da soli: da quando è arrivato Monti lo spread è sceso di 250 punti base, e ormai c’è il testa a testa con la Spagna (che l’Italia sta vincendo proprio in questi giorni), con i Bot annuali (1,15%) che rendono meno di due anni fa. Un miracolo? Forse sì, ma anche no, visto che il governo tecnico ha fatto cose che tutti sapevano che andavano fatte. Solo che nessuno aveva il coraggio (o la voglia) di farle.

Tant’è che, a proposito di miracoli, l’Italia ne ha fatto uno vero: ha sconfitto la teoria dei beni rifugio con i nostri Btp decennali che hanno rendimenti superiori ad altri strumenti considerati, appunto, beni rifugio. Chi avesse comprato il BTP decennale nel giorno in cui Nouriel Roubini pontificava sull’imminente disastro italiano avrebbe guadagnato fino ad oggi oltre il 25% (dato non annualizzato), mentre chi quel giorno è corso a “proteggersi” comprando titoli governativi “sicuri” di Germania, Svizzera e Gran Bretagna, si deve accontentare di performance a una cifra.

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