Ecco le regole d’oro per farcela

Una persona senza obiettivi è da immaginarsi come una meravigliosa barca totalmente alla deriva, senza un capitano e senza una rotta. Purtroppo numerose ricerche hanno rilevato che solo il 6% delle persone pensa in modo strategico e ha la capacità di fissare correttamente i propri obiettivi. Iniziamo dal prendere coscienza del fatto che le persone che ottengono quello che vogliono sono sempre mosse da obiettivi chiari. L’abilità di concentrarsi su obiettivi specifici e misurabili è la chiave del loro successo. Se rifletti sul tuo passato, ti ritroverai a poter collegare chiaramente i tuoi fallimenti e i tuoi successi all’aver fissato o meno i tuoi traguardi. Un’impostazione corretta e positiva degli obiettivi è una conquista rilevante, dato che può cambiare la vita: dentro di noi, obiettivi ben formulati si trasformano in fiducia in sé stessi, motivazione, perseveranza. Potresti pensare che, per ognuno di noi, lavorare per raggiungere un traguardo sia un istinto naturale.

La nostra natura tende spontaneamente al raggiungimento degli scopi, mossa dalla tendenza a fuggire dal dolore e ricercare il piacere.

Effettivamente, ci comportiamo in un modo o nell’altro, sempre mossi da un motivo o da uno scopo finale. L’impostazione corretta dei propri obiettivi e il loro raggiungimento sono il cuore dell’esperienza umana. La mancanza di focalizzazione, cioè l’incapacita di concentrarsi sulle giuste priorità, è il principale ostacolo. Questa società pullula di persone che “non sanno cosa vogliono”. Ogni persona è unica e ha bisogno di strategie personalizzate, su misura. Io, in quanto coach, la ascolto attivamente ed empaticamente, le guardo dentro, cerco di comprendere ogni singola personalità, le diverse esigenze, aspettative e bisogni per comprendere su cosa far leva per essere di aiuto nella crescita e nel miglioramento personale dell’individuo o del gruppo che ho di fronte. Probabilmente ti stai chiedendo, se non sarebbe più semplice e rapido domandare alle persone che cosa vogliono ottenere. Ciò non funzionerebbe, proprio perché molte persone non sanno effettivamente cosa vogliono. Molto spesso, poi, i traguardi personali sono totalmente incongruenti con il proprio modo di essere, con la propria natura. Ancora, spesso si inseguono obiettivi di altri e non propri. Ecco che la motivazione, a cui do tanta importanza ed energia, diventa un ingrediente fondamentale e indispensabile per il raggiungimento di risultati significativi.

Spesso tra noi e la realizzazione dei nostri obiettivi si interpongono ostacoli che riteniamo di non essere all’altezza di affrontare.

In verità siamo perfettamente in grado di superare ogni impedimento, ma continuiamo a riempirci la testa di scuse e alibi per non fare quel che è necessario per migliorarci e raggiungere i nostri traguardi. Certamente bisogna sacrificare alcune abitudini, mettersi in gioco, uscire dalla nostra zona di conforto, abbandonare le nostre convinzioni limitanti, i blocchi che impediscono di arrivare alla nostra meta. Se ci aggrappiamo con tutte le nostre forze a quelle scuse, esse diventeranno la nostra realtà, si autorealizzeranno e distruggeranno per sempre la strada che porta alla realizzazione dei desideri. Non permettere a nulla e nessuno, nemmeno a te stesso, di impedirti di sognare. Prendi esempio dai bambini: loro sanno sognare e sono sempre determinatissimi nel raggiungimento dei loro obiettivi, per loro gli ostacoli non esistono e trovano sempre tutta l’energia necessaria. Non pensare ai tuoi passati fallimenti, il passato è passato. Il presente lo disegni e crei tu stesso. Non lasciarti bloccare dalla paura di un fallimento a causa di un precedente insuccesso.

Iniziamo dall’importanza di formulare correttamente gli obiettivi, vitali, perché creano il tuo futuro e modellano il tuo presente, migliorando la tua intera vita. Perché un obiettivo possa ritenersi ben formulato deve essere: specifico, misurabile, accessibile, realistico e temporale. I criteri per la definizione degli obiettivi sono numerosi ed elencati in molti testi. Ho ritenuto pratico, anche per ragioni di spazio e di semplicità, ridurli ai seguenti.  Formulare obiettivi in maniera positiva: in pratica, non formulare mai un obiettivo con ciò che non vuoi, ma specificando ciò che vuoi! Sappi che il pensiero negativo si autorealizza! Non dire mai: “Non voglio sbagliare a quel colloquio!”, perché ciò che non vuoi si trasforma quasi inevitabilmente in realtà. Afferma invece: “Voglio superare alla grande quel colloquio!”, e sarà un successo. Concentrati esclusivamente su ciò che vuoi.

Rimani focalizzato sul tuo obiettivo in positivo, così impari a superare la tendenza che abbiamo a immaginare obiettivi che si rivelano negativi. Per aiutarti a chiarire i tuoi obiettivi ed esprimerli positivamente, prova a porti le seguenti domande che ti abitueranno a formulare obiettivi positivi: Cosa desidero? Cosa voglio cambiare in questo momento? Che risultato voglio ottenere? Cosa voglio raggiungere? Cosa cambierei? Cosa voglio fare in maniera diversa? Quale obiettivo ho in mente? Contestualizzare i propri obiettivi. Chiediti per esempio: “Quando, con chi e dove voglio realizzare questo obiettivo?” Per guidarti in questa operazione, domandati: Dove mi condurrà questo cambiamento? In che contesto sfrutterò il mio obiettivo? Quando lo voglio? Dove lo voglio? In quali contesti l’obiettivo che ho scelto potrebbe crearmi problemi? In quali altri potrebbe rivelarsi utile? In quanto tempo voglio raggiungerlo? Quando desidero utilizzarlo? In quale contesti questo obiettivo avrà importanza per me? Molto di frequente proprio il contesto diventa un forte limite al raggiungimento degli obiettivi; troppo spesso capita di subire il proprio contesto, anziché costruirlo. Il contesto può essere lavorativo, sociale, familiare, scolastico e naturale.

Costituisce il nostro contesto, in sostanza, tutto quello che ci circonda ma, su un piano emotivo, anche noi siamo il contesto. Se il contesto frena anche noi ci fremiamo. Di fronte al contesto, abbiamo tre possibilità: adattamento, cambiamento, rottura. L’adattamento ci fa sentire integrati e accettati, ci dà la possibilità di conoscere maggiormente gli altri. Il cambiamento ci fa essere protagonisti attivi nel contesto e contribuisce a modificarlo e svilupparlo attraverso il confronto, il convincimento e anche l’aperto scontro. La rottura si ha quando non abbiamo più possibilità di relazione positiva costruttiva e tronchiamo con il nostro contesto di appartenenza per cercarne uno diverso, nel quale ci sentiamo meglio. In nessun caso, nella definizione dei nostri obiettivi possiamo prescindere dal contesto. Per favorire un contesto creativo devi tornare alle tue potenzialità, quindi chiediti: quali potenzialità posso mettere in atto per costruire un contesto creativo? Di che capacità ho bisogno? Cosa posso fare per arrivare a questo o a quello entro un anno? Superare la concezione passiva del contesto significa contribuire ad architettare un contesto nuovo ed estremamente creativo.

Crea tu il tuo contesto! Generare effetti a catena perseguendo gli obiettivi, con conseguenze di enorme portata. Così come, ad esempio, l’uomo d’affari persegue il profitto ma nel fare questo crea posti di lavoro. Questo consente alle persone di ottenere risultati di questo tipo: il tuo lavoro crea profitti. Gli obiettivi sono un mezzo per un fine, non sono la meta finale della nostra esistenza. Ho scelto il mio lavoro perché dà alle persone la possibilità di una grande crescita personale, quindi, come reazione a catena, migliora eccezionalmente la loro qualità di vita, mentre riempie di energia e gratificazioni la mia. Raggiungere gli obiettivi ti renderà felice, ma non per lungo tempo. In realtà c’è da considerare che è la persona che diventi mentre superi gli ostacoli che segnerà il cammino della tua realizzazione. La domanda chiave da porti è: Che tipo di persona debbo diventare per ottenere tutto quel che voglio? Questa domanda è importante, perché la tua risposta stabilirà in che direzione dovrai muoverti.

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