Julius Baer: risultati dei primi quattro mesi positivi, ma i costi vanno ancora ridotti

PATRIMONIO GESTITO SALE DEL 6% IN QUATTRO MESI – Julius Baer ha visto il patrimonio sotto gestione (asset under management) salire del 6% nei primi quattro mesi del 2017, a 356 miliardi di franchi svizzeri, secondo quanto annunciato stamane dallo stesso gruppo elvetico, che appare muoversi in sintonia con le rivali Ubs e Credit Suisse. Costi più elevati delle attese e guadagni solo modesti nella redditività hanno tuttavia destato qualche perplessità tra gli investitori, tanto che stamane il titolo oscilla attorno ai 51,95 franchi svizzeri per azione, in rialzo di uno 0,48% rispetto a venerdì, solo leggermente migliore del dato medio di mercato (+0,19%).

I RECLUTAMENTI INIZIANO A PAGARE – Dopo una serie di acquisizioni fatte negli ultimi anni, Julius Baer dal 2016 è tornata a concentrarsi sul reclutamento di nuovi private banker, che mediamente, una strategia che, come nota l’agenzia Reuters, richiede circa 18 mesi perché ogni singola posizione raggiunga il pareggio ed ora si iniziano a vedere i primi benefici, con flussi di raccolta netta che crescono in linea con gli obiettivi fissati (4%-6% di crescita nel 2017 rispetto all’anno precedente).

COSTI/RICAVI ANCORA TROPPO ALTI – Julius Baer, terza maggiore banca privata elvetica, dal canto suo in un report ha segnalato come alla crescita del patrimonio sotto gestione abbia contribuito l’andamento positivo dei mercati da inizio anno, peraltro in parte compensata dalla debolezza del dollaro contro franco svizzero. La società ha anche segnalato come il suo margine lordo sia salito di 2 punti basi a circa lo 0,9%, mentre il rapporto costi/ricavi, pari al 71%, resta fuori dal target del 64%-68% anche se Julius Baer ritiene che si normalizzerà entro la parte alta del range a fine anno e oscillerà all’interno di tale target nel 2018.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!