Trump vuole dimezzare la riserva strategica di petrolio degli Usa per fare cassa

PETROLIO DI NUOVO SOTTOTONO – Petrolio che torna a perdere quota oscillando a 50,8 dollari al barile a New York (33 centesimi meno della chiusura di ieri) e a 53,51 dollari nel caso del Brent trattato a Londra (38 centesimi di perdita), dopo la proposta contenuta nella bozza di budget fiscale inviata dall’amministrazione Trump al Congresso che prevede di dimezzare le riserve strategiche di petrolio.

PESA PROPOSTA TRUMP SU RISERVE USA – Una proposta che di fatto finirebbe col vanificare gli sforzi dell’Opec di stabilizzare il prezzo del greggio attraverso una serie di tagli produttivi, in vigore da inizio anno fino a giugno e che in giornata il cartello viennese potrebbe estendere di altri 6 o 9 mesi, d’accordo con la Russia, per favorire un rimbalzo delle quotazioni petrolifere.

688 MILIONI DI BARILI DI RISERVE – La Casa Bianca propone invece di iniziare a vendere la metà delle riserve strategiche di petrolio americane dall’ottobre del prossimo anno, per raccogliere 16,5 miliardi di dollari di risorse. Al momento le riserve strategiche ammontano a 688 milioni di barili, la maggiore quantità disponibile al mondo, ed anche ipotizzando di impiegare 10 anni per dimezzarle ciò equivarrebbe a vendere almeno 95 mila barili al giorno, pari all’1% dell’attuale produzione petrolifera Usa.

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