Il cambio dollaro/yen aspetta gli incontri della BoJ e della Fed

Ecco la view sul mercato forex da parte di Saxo Bank:

Mentre si attendono gli incontri della BOJ (Banca Centrale Giapponese) e della FED, il cambio USDJPY sta consolidando nell’area 81,50. Ieri i dati sulle richieste dei sussidi di disoccupazione riferiti alla settimana precedente sono risultati essere superiori delle attese, ma ciò non mi preoccupa: infatti le vacanze pasquali hanno in qualche modo influenzato il dato, distorcendolo. A deludere vi sono però i dati sulle vendite delle case che sono scesi a 4,48m da 4,59m precedente, e soprattutto contro 4,61m attesi dagli analisti. La serie dei dati economici si è conclusa con il brutto dato di aprile sull’indice manifatturiero Philly FED che ha registrato una discesa da 12,5 a 8,5.
Allo stesso tempo, la BOJ rimane sotto un’intensa pressione politica per l’introduzione di ulteriori misure di easing da parte del ministro dell’economia Furukawa.

Egli ha anche detto che le banche dovrebbero optare per l’acquisto di JGBs con scadenze più lunghe.
In generale tutto questo sta portando gradualmente ad una divergenza di politica monetaria tra la FED e la BOH che dovrebbe sostenere la salita di USDJPY, lasciando auspicare che finché ci manteniamo sopra il livello di 81, possiamo immaginare uno scenario in cui entro tre mesi il USDJPY potrà raggiungere l’area di 85 (il segnale di accelerazione si avrebbe con la rottura a rialzo della resistenza a 82). La FED, infatti, non si è affrettata per attuare immediatamente un QE3 e la mia opinione rimane quella che tale misura monetaria sia sempre meno probabile negli Stati uniti. Dal punto di vista tecnico, abbiamo notato che la coppia ha superato a rialzo la resistenza rappresentata dalla nuvola dell’indicatore giapponese Ichimoku (frequentemente utilizzato dagli investitori asiatici) sul grafico giornaliero.

Ieri l’eurusd ha toccato un minimo a 1,3068. A guidare il movimento è stata prima la notizia  (secondo quanto riportato dal quotidiano britannico “The Telegraph”) che l’agenzia di rating Fitch starebbe per ridurre la valutazione sul merito di credito olandese (“AAA”) e poi quella che ha visto sempre la stessa agenzia pronunciarsi sulla Francia. “L’Olanda è sul punto di subire un peggioramento del rating”, si legge sul sito della testata che riporta le parole di Chris Pryce, che per Fitch si occupa del rating del Paesi Bassi. Il primo passo sarebbe un passaggio dell’outlook da “stabile” a “negativo”.

In merito alla Francia, Fitch ha successivamente  smentito le voci di downgrade ribadendo che l’outlook negativo sulla Francia rimarrà tale almeno fino al 2013: dal comunicato si legge che “in assenza di un concreto shock avverso legato al drammatico peggioramento della crisi dell’eurozona, la tripla A francese resta a rischio almeno fino al prossimo anno”. Pertanto, la moneta unica e recuperato terreno ed stamane si è diretta verso la parte alta del corridoio 1,30-1,32, registrando un massimo a 1,3178. Infine, stamane gli spread sono a rialzo e il rendimento del decennale spagnolo è ritornato sopra il 6% per un breve momento.

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