Eni strizza l’occhio al gas ellenico di Depa

Secondo una fonte vicina al governo greco, Eni, Gas Natural Fenosa e Gazprom sono i migliori offerenti per Depa, la società pubblica greca del gas. Sono circa 14 i possibili acquirenti inseriti nella short list, come ha annunciato l’11 aprile scorso l‘Hdraf (Hellenic Republic Asset Development Fund). Gas Natural aveva già tentato invano di comprare la compagnia qualche anno fa ma, sempre secondo la fonte, questo non dovrebbe rappresentare un deterrente, anzi: “Gas Natural conosce molto bene la società e lo scenario greco e questo potrebbe essere un vantaggio”.

Una seconda fonte interpellata ha detto che “molti dei 14 offerenti stanno attualmente conducendo la due diligence”, e che le offerte non vincolanti sono attese verso la fine di maggio. Ci potrebbe tuttavia essere uno slittamento di qualche mese a causa delle elezioni politiche in Grecia che si sono tenute lo scorso 6 maggio, ha spiegato la fonte.“Non potremo proseguire con l’operazione di vendita della Depa se non dopo la nomina di un nuovo governo, visto che si tratta di una cessione strategica; ma credo che, nonostante questi imprevisti, la vendita possa concludersi entro quest’anno come previsto”, ha continuato la fonte. Diversi offerenti dovrebbero costituire un consorzio in modo da diversificare il rischio di investimento. Tra questi, la fonte ha citato Edison, ritenendo la società troppo indebitata per correre da sola. Un portavoce di Foro Bonaparte, che ha confermato l’interesse per l’operazione, ha tuttavia assicurato che, nonostante le sue risapute difficoltà finanziarie, la società “può contare sulla buona stabilità finanziaria di Edf, che diventerà uno dei principali azionisti dopo la ristrutturazione, che, si spera, si chiuderà a giugno”.

Un’affermazione condivisa anche da un professionista del mondo bancario italiano, secondo cui Edison sarà in grado, grazie all’aiuto di Edf, di acquisire almeno il business gas&power di Depa. Anche perché, ha precisato l’esperto, la Grecia è un mercato strategico per l’azienda, che ha già rapporti in essere con Depa attraverso un gasdotto che collega la Grecia con la città italiana di Brescia. Gazprom da parte sua non ha commentato le voci. Secondo un report precedente tuttavia, un rappresentante del colosso russo avrebbe affermato che la società aveva in programma di partecipare al processo di privatizzazione di Depa con il partner locale Copelouzos, ma alla fine ha deciso di lanciare un’offerta in modo indipendente.

Anche da Eni è arrivato un secco “no comment”, anche se una persona vicina alla società ha detto che, data la sua attuale presenza sul mercato, era logico aspettarsi un certo interesse. In particolare il Cane a sei zampe starebbe guardando al business upstream, anche se la decisione finale dipenderà probabilmente dall’ottenimento da parte della società italiana dei contratti per l’autorizzazione alla successiva vendita di gas, ha commentato ancora il banker. Quanto a Gas Natural, una fonte vicina alla situazione ha confermato che la società con sede a Barcellona ha formalmente espresso un interesse per l’asta, anche se l’intero processo è ancora in una fase iniziale. La società spagnola attiva nel settore del gas sta lavorando per migliorare il proprio bilancio dopo aver ultimato l’acquisizione della compagnia elettrica Union Fenosa nel 2009. Gli ultimi risultati evidenziano a fine 2011 un rapporto tra l’indebitamento finanziario netto e l’ebitda e pari a 3,7. Secondo il piano strategico presentato dall’azienda, questo rapporto dovrebbe scendere a quota 3 entro il 2014. Infine, una persona vicina al mercato spagnolo del gas ha detto che Enagas è interessata a un’acquisizione nel suo core business, a patto che il piano non sia troppo oneroso e che rispetti i target di redditività. La società, che ha archiviato il 2011 con un indebitamento di circa 3,44 miliardi di euro, pari a 3,9 volte l’ebitda, finanzierebbe un’eventuale operazione di questo tipo attraverso il debito. Nessun commento da Enagas.

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