Vegas: stop alla dittatura dello spread, servono fiducia e manovre per la crescita

Il numero uno della Consob, Giuseppe Vegas, invoca manovre per la crescita e una revisione di Tuf e codice civile, e denuncia la carenza organizzativa delle agenzie di rating, la finanza alternativa che brucia il risparmio delle famiglie e la crescente insofferenza per la cosidetta dittatura dello spread. Nel corso del suo secondo discorso al mercato in qualità di presidente della Commissione, Vegas ha dichiarato che “è giunto il momento di affiancare alle manovre di risanamento scelte che possano garantire una crescita stabile”, sottolineando le conseguenze positive che una mutualizzazione del debito pubblico nell’area euro avrebbe sulla spesa aggregata. Oggi più che mai, ha osservato Vegas, c’è bisogno di fiducia sul mercato e, per conquistarla, servono “regole semplici e stabili, avvicinare le medie imprese alla Borsa, svolgere un’azione di controllo amichevole ma tempestiva e inflessibile”.

Un obiettivo che si potrebbe raggiungere, secondo il numero uno della Consob, tramite “una revisione del Testo unico della finanza e del codice civile per aggiornare, semplificare e razionalizzare l’intera materia del diritto delle società quotate”. Questo sarebbe il tempo “di ripartire e di sentirsi orgogliosi cittadini di un’Europa che, nella faticosa ricerca del bene comune fuori da ogni contrapposizione, rappresenta pur sempre il maggiore centro di benessere e civiltà nel mondo”. Invece nel Vecchio Continente cresce l’insofferenza nei confronti della dittatura dello spread, vista come ostacolo alle aspirazioni dei popoli. “I cittadini non accettano di pagare per scelte su cui non sono chiamati a decidere”, ha osservato Vegas.

Quanto invece alle agenzie di rating, la Consob ha rilevato “carenze organizzative” quando, lo scorso luglio, aveva convocato esponenti di alcune di esse in occasione della “variazione particolarmente significativa dello spread, contestuale all’annuncio da parte di una agenzia del possibile downgrade dei titoli di Stato italiani”. In tal propositoVegas ritiene sia necessario limitare le commistioni tra agenzie di rating e soggetti che operano sul mercato, circoscrivendo il valore regolamentare del rating. Il numero uno della Consob ha infine espresso qualche riserva sull’innovazione finanziaria, che “può essere positiva, a patto che legislatori e autorità evitino che si trasformi in un meccanismo che brucia i risparmi delle famiglie”. In questo scenario, ha concluso Vegas, l’attività di vigilanza deve essere indirizzata “verso i comportamenti maggiormente dannosi per l’intregrità dei mercati”.

La Consob ispira la propria attività di accertamento a un principio di priorità, valorizzando lo strumento della vigilanza ispettiva e indirizzando la propria potestà sanzionatoria verso i comportamenti maggiormente dannosi per l’integrità dei mercati. Tuttavia, secondo il presidente “questo non basta. Punire comportamenti gravi in modo non molto dissimile da quelli lievi riduce la deterrenza delle sanzioni. Perciò è opportuno riconsiderarne l’entità per le condotte illecite di minore gravità e concentrare l’azione repressiva su quelle più rilevanti”.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!