Forex: domina ancora l’incertezza e l’euro scivola

Ecco la view sul mercato forex da parte di Saxo Bank:

 
Coloro che speravano in un miglioramento della crisi del debito europea durante il weekend sono rimasti delusi: la situazione in realtà è peggiorata e ieri la moneta unica è scivolata fino al minimo di 1,2510. L’andamento dei rendimenti spagnoli dimostra che le preoccupazioni sul quarto più grande paese (a livello economico) dell’area euro stanno aumentando, e non ingiustificatamente. La caduta finanziaria delle grosse banche sembra essere più grande di quanto assunto precedentemente ed il PM Mariano Rajoy ha ammesso durante una conferenza che queste banche sarebbero andata in bancarotta senza i recenti aiuti economici. Allo stesso tempo ha annunciato che non permetterà a un governo regionale o una banca di piegarsi, altrimenti l’intero paese sarà in pericolo. Tuttavia Madrid è convinta che potrà attuare delle misure da sola senza ricorrere a fondi e programmi di salvataggio. E’ ovvio che i mercati finanziari non apprezzano questa cosa: anche Grecia, Irlanda e Portogallo avevano dichiarato fino all’ultimo di essere in grado di gestire la crisi interna senza aiuto, ma poi hanno dovuto cedere. Non sorprende quindi che i rendimenti dei decennali si siano impennati (si veda grafico sotto): gli investitori hanno ormai imparato la lezione che un paese dell’eurozona in crisi da solo non può farcela.

Le notizie dalla Grecia non sono altrettanto incoraggianti: la ricapitalizzazione delle banche è sotto controllo, ma nonostante i recenti sondaggi che vedono Nea Dimokratia (ND) diventare il partito vincente, le critiche di Christine Lagarde (n.1 del FMI) non sono piaciute agli investitori. Infatti secondo Lagarde la Grecia rimarrebbe un partner con cui le negoziazioni saranno difficili da portare avanti e quindi costituiscono una fonte di pericolo. Si può concludere che l’uscita dall’euro della Grecia sta diventando sempre più un ipotesi probabile per molti.
E’ ovvio che di fronte a questo scenario l’euro debba rimanere sotto pressione, ma cosa succederà alla Spagna se il salvataggio della Grecia fallisce? A voi la risposta. Dal punto di vista tecnico i venditori sono collocati nell’area 1.2600-20 con stop fino a 1.2670; mentre si ha un supporto a 1.2495. Una chiusura marcata sotto 1.2495 aprirebbe la strada per una discesa di altre due figure. Il mercato è fortemente short, ma il pensiero è comunque quello di vendere in rally fino a che non ci sono

ORO (XAU): il prezzo dell’asta sui metalli preziosi è stato sottotono ieri, con molti operatori in vacanza per il “memorial day”. L’oro ha negoziato in un corridoio molto stretto tra $1570 e $1585; non vi è stato momentum ma la direzione è stata guidata dall’andamento dell’euro. La correlazione dell’oro con la valuta unica negli ultimi 20 giorni mostra una possibilità che l’euro si indebolisca ulteriormente. L’outlook del breve periodo del metallo giallo sarà guidato dal dato di venerdì sul mercato del lavoro e sull’indice ISM manifatturiero. In particolare questi due dati influenzeranno gli investitori circa le aspettative sul QE da parte della FED. L’incontro del FOMC avverrà il 20 giugno. Il presidente del Bombay Bullion Association questa mattina ha commentato su Bloomberg che le importazioni indiane dell’oro per maggio si attendono in discesa del 50% rispetto a quelle del maggio 2011, sulla scia di un ruppe (la valuta locale) più debole e contestualmente più elevate tasse doganali.

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