Forex: euro attendista, occhi puntati alla conference call del G7

Ecco la view sul mercato forex da parte di Saxo Bank:

Mentre la Regina celebra il 60° anniversario della sua incoronazione, il mercato forex consolida i recenti livelli, muovendosi in modo piuttosto laterale. In assenza di notizie importanti e con il mercato londinese chiuso, l’euro è riuscito a salire sopra al livello di 1,25 in un mercato poco liquido, allontanandosi dai minimi di settimana scorsa. Anche oggi il calendario è povero di pubblicazioni: solo gli ordini industriali in Germania e l’indice americano Ism non manifatturiero sono in agenda. Accanto al calendario economico, tuttavia, vi sarà una conferenza telefonica dei ministri delle finanze del G7 con oggetto la crisi del debito. Parteciperanno solo i ministri del G7, mentre il 18-19 giugno in Messico vi sarà il summit G20.

Considerata la speculazione su un possibile intervento coordinato G20 di cui si parlava settimana scorsa, la conferenza del G7 di oggi attrae molta attenzione. Tuttavia, non credo che oggi vengano prese delle decisioni e nemmeno credo che vi sarà un intervento prima dell’incontro della Bce di domani. Ma di cosa potrebbero discutere i ministri del G7? I tassi rimangono a minimi record e quindi un taglio coordinato rappresenterebbe più una mossa simbolica per calmare i mercati e non un intervento che risolverebbe il problema della crisi del debito. Altre misure, come per esempio un intervento coordinato sul mercato Fx, sono anch’esse opinabili rispetto alla loro efficacia contro la crisi.

Credo che vi sarà un maggiore consolidamento oggi e, con l’eurusd che in area 1,2540 stamane mostrava una chiara configurazione ribassista le prospettive della moneta unica sono quelle di rimanere debole. Sul fronte politico il prossimo paese candidato a cercare aiuto è Cipro; inoltre, l’agenzia di rating S&P vede ora una possibilità su tre che la Grecia lasci l’eurozona se le forze politiche si oppongono al piano di austerità con le elezioni del 17 giugno. Quindi, a mio parere, non vi è alcun motivo per credere in un rally sostenuto dell’euro. Il mercato forex sarà poco liquido anche oggi, dato che il Regno Unito è ancora chiuso e quindi la sessione di trading di domani dovrebbe essere più importante, considerato anche l’incontro della Bce e il discorso che terrà Ben Bernanke di fronte al congresso giovedì (quest’ultimo potrà fornire maggiori informazioni sulla visione della Fed circa un possibile QE3).
 

AUD

La Rba (Banca Centrale dell’Australia) ha deciso di tagliare il tasso di 25 punti base portandolo dal 3,75% al 3,50%. La mossa è stata spiegata con un indebolimento della crescita domestica unitamente ad una situazione internazionale ancora più debole ed incerta. Ovviamente la Rba si ritiene preoccupata anche del rallentamento della crescita in Cina e del nuovo deterioramento del debito in eurozona. Ancora, il governatore ha costatato che il sentimento sui mercati finanziari è notevolmente peggiorato nei recenti mesi. Così la Rba, con questo taglio di 25 punti base, ha raggiunto una diminuzione del costo del denaro pari a 1% da ottobre 2011. Attenderà ora fino a luglio prima di attuare nuove mosse. La reazione sul mercato è stata contenuta poiché il mercato già si aspettava un taglio di tale entità: l’aussie (il dollaro australiano) è riuscito a guadagnare 50 pips portandosi sopra a 0.98, ma poi stamane li ha ripersi durante l’apertura europea. Fino a che lo scenario rimane quello di avversione al rischio, l’area intorno a 0.9800-20 rappresenta opportunità di vendita. Il cambio audusd trova venditori in area 0.9842 mentre compratori a 0.9715 e poi 0.9667.

CAD
Alle 15:00 di oggi la Banca Centrale del Canada (Boc) deciderà il tasso di interesse che attualmente si attesta all’1%. Non credo esso venga cambiato, ma l’attenzione verrà posta sul commento del governatore. A metà aprile la Boc aveva leggermente rivisto l’outlook di crescita ed inflazionistico a rialzo, di fronte ad un miglioramento della capacità di utilizzo ed una forte pressione sui prezzi che quindi rappresentavano il presupposto per alleggerire l’attuale stimolo di politica monetaria. Era quindi apparsa più ottimista, permettendo agli analisti di stimare un possibile aumento del tasso a luglio, in particolare se i dati economici e il rischio sulla bolla immobiliare lo avessero consentito. Tuttavia, la crisi dell’area euro è peggiorata notevolmente da quell’incontro e le incertezze sui mercati finanziari sono aumentati notevolmente. Senza dubbio la Boc commenterà questo scenario, ma coloro che sperano che la Boc torni indietro verso una visione pessimista dell’economia canadese si sbagliano (dal mio punto di vista). Nonostante l’aumento dell’avversione al rischio, il taglio del tasso non è in agenda: credo che la Boc mantenga il tasso invariato ma anche il bias positivo. Di conseguenza il loonie (dollaro canadese) potrebbe essere in grado di ritracciare alcune perdite subite nelle passate settimane e quindi cercheremo opportunità in vendita sia su Uusdcad che eurcad.  La resistenza in eurcad si trova in area 1.3070, i compratori invece si trovano a 1.2785 e poi 1.2725; mentre usdcad ha come resistenza 1.0475 e supporto 1.0342.

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