Forex: il mercato guarda alle decisioni delle banche centrali

Ecco la visione del mercato forex da parte di Saxo Bank

 

EURUSD
L’incontro di ieri della Bce si è concluso con il mantenimento del costo del denaro all’1%. Persino la conferenza stampa di Mario Draghi non ha portato alcuna sorpresa. Il quadro disegnato dalla Bce evidenzia un ulteriore deterioramento dell’economia e un maggiore di rischi di peggioramento. Al momento sembrerebbe che la Bce lasci spazio ai governi locali per attuare ulteriori mosse. Durante la conferenza l’eurusd è stato in grado di scendere proprio perché la maggior parte degli operatori si aspettavano qualche impegno maggiore della banca centrale sulla situazione del debito in Europa. Tuttavia, la Bce ha dichiarato di garantire liquidità infinita fino ad almeno il 2013.
In seguito all’appuntamento della Bce l’eurusd è riuscito a riportarsi sopra 1,25 e a mantenersi ben sopra, grazie ad un piccolo ritorno di propensione al rischio (mercati azionari stanno salendo, commodity e valute emergenti si stanno apprezzando mentre yen e dollaro sono sotto pressione), nel quale ancora non credo. 

A sostenere questo rimbalzo dell’euro vi è anche un aumento di analisti che credono che la Fed possa attuare un QE3, e ciò alimenta la pressione sul dollaro. Questo pomeriggio, alle 16:00 CET, Ben Bernanke terrà un discorso davanti al congresso Usa. Credo che il suo discorso sarà deludente, invece: dirà ben poco circa le misure che attuerà e si concentrerà principalmente sui dati negativi visti di recente. Manterrà le porte aperte per tutte le opzioni di misure adottabili.
Dal punto di vista tecnico, l’eurusd scambia in un area laterale con resistenza a 1.2630 e supporto lontano in area 1.2288.

PLN
Come atteso la Banca Centrale Polacca (Npb) ha lasciato i tassi invariati al 4,75% ieri. L’inflazione è attesa sopra il 3,5% nei prossimi mesi. In luglio verranno pubblicate le previsioni sull’outlook economico ed esso lascerà probabilmente spazio ad un aumento del tasso, a condizione che la situazione dell’eurozona non peggiori notevolmente. Inoltre, non si può escludere che, se l’eccessivo apprezzamento dello zloty (Pln) rischierà di alzare i rischi inflazionistici fino a mettere a rischio la crescita, la Nbp possa alzare il costo del denaro. Quest’ultimo scenario, non è quello che previlegio, e mantengo la view che non vi saranno aumenti di tassi fino a fine anno. L’incontro di ieri della Nbp è stato quindi neutrale e quindi a guidare il cambio saranno ancora una volta le condizioni di sentiment di mercato. Dal punto di vista tecnico, il tasso di cambio eurpln ha appena rotto il supporto di 4,30 dove vi era la media a 200 giorni. Una conferma di mantenimento sotto questo livello potrebbe aprire spazio per un ulteirore discesa. Anche il MACD è incrociato a ribasso e potrebbe guadagnare momentum, considerando che anche l’RSI ha violato il livello di 50 a ribasso.

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