Fisco, Italia e Svizzera insieme contro l’evasione

Svizzera e Italia sono accomunate dall’obiettivo di contrastare l’evasione fiscale e dalla volontà di concludere presto e bene il negoziato avviato per tassare i capitali illecitamente detenuti in territorio elvetico da cittadini italiani. Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Monti nella conferenza stampa congiunta con il presidente della Confederazione svizzera Eveline Widmer-Schlumpf dopo l’incontro a Palazzo Chigi.

Con l’Italia, la Svizzera intende siglare un accordo analogo a quello raggiunto con Gran Bretagna, Austria e Germania e noto come “Schema Rubik”, che prevede anche una sanatoria per le imposte evase nel passato. Monti però è stato avaro di particolari, limitandosi a sottolineare “il buon andamento del gruppo di lavoro bilaterale” sulla doppia imposizione e sullo scambio di informazioni. Da parte sua, Eveline Widmer-Schlumpf ha detto che “la Svizzera vuole una piazza finanziaria forte, senza denaro non dichiarato”.

 

Fino allo scorso febbraio, Monti si era mostrato piuttosto critico verso lo “Schema Rubik”. Il governo ha iniziato a mostrare una maggiore apertura dopo che Berna ha accettato di rivedere alcuni aspetti delle intese con gli altri Stati europei per evitare censure da parte della Commissione europea. “Quando abbiamo avuto la certezza che la Commissione europea considerava conformi alla normativa comunitaria i tre accordi stretti da tre Stati membri con la Svizzera, noi non abbiamo avuto più ostacoli al negoziato tranne che per il Ticino e per il lavoro”, ha detto Monti ricordando che la vertenza sui lavoratori frontalieri si è chiusa all’inizio del mese passato.

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