Citigroup: l’uscita della Grecia è ancora probabile

Certo è un punto di partenza: secondo la stampa tedesca il peggio è passato, ma restano comunque le difficoltà nella formazione del novo governo chiamato a guidare la Grecia fuori dalla crisi. Le elezioni del week end ha dato gli esiti che tutti, compreso il mercato, speravano dal momento che hanno vinto le forze a favore di una permanenza nell’eurozona. La voce degli analisti di Citirgoup è però fuori dal coro di altre case di investimento come Credit Suisse, Morgan Stanley o Barclays, secondo le quali i risultati sono di buon auspicio.

“Le prime reazioni da parte dei responsabili europei hanno accolto positivamente il risultato delle elezioni”, scrive infatti Citi, che la scorsa settimana aveva pronosticato un addio all’euro da parte di Atene già a inizio 2013, “ma hanno chiarito che c’è poco margine per il nuovo governo di modificare l’attuale programma di salvataggio”. Per questo motivo, continuano gli analisti, le probabilità che Citi assegna all’ipotesi di un euro senza Atene “restano invariate nel range tra il 50% e il 75% nei prossimi 12-18 mesi”. Pessimista anche il Berliner Zietung secondo cui il candidato vincitore della Nuova Democrazia, Antonis Samaras, non ha di che gioire: “pressato dal tempo, deve costituire un governo, una sfida che a priori sembra impossibile”

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