Destinazione ipo, Compagnia della Ruota si presenta

Tappa milanese per il roadshow di Compagnia della Ruota, la cui ipo a Piazza Affari andrà presto ad aggiungersi alla lista che contempla, tra gli altri, Brunello Cucinelli e Moleskine. La società punta a raccogliere tra i 15 e i 20 milioni di euro. La chiusura del book è prevista per il 13 luglio, e lo sbarco in Borsa sarà in quel mese. Il segmento sarà l’Aim, ma già i manager Mauro Girardi, presidente e amministratore delegato, e Andrea Zanelli, amministratore non esecutivo, anticipano: tra due anni, ottenuti risultati apprezzabili, vogliamo spostarci sul mercato principale. La Compagnia dal nome suggestivo si occupa di “special situation”, ovvero di situazioni aziendali di crisi sfociate o destinate a sfociare in procedure concorsuali “classiche”, come il fallimento o l’amministrazione straordinaria, o “minori”, tipo concordato preventivo, accordi di ristrutturazione o piani di risanamento.

Mercoledì 20 giugno la società ha incontrato prima gli investitori istituzionali e poi i giornalisti per spiegare che la quotazione serve anche a conseguire un “plus”, dal momento che post ipo sarà la prima del suo settore a Piazza Affari. Dopo lo sbarco sull’Aim, gli azionisti risulteranno divisi in due gruppi: i soci A, che ogni anno riceveranno un dividendo del 2%, e i soci B, che invece otterranno il 20% di quello che avanzerà, posto che la società per statuto intende ridistribuire il 75% dell’utile.

Le azioni di tipo B, non quotate, saranno in mano a Girardi per il 94,6% e Zanelli per la parte restante. La fetta quotata supererà il 50% del totale, quindi la società sarà contendibile. E se qualcuno avanzasse un’offerta per le azioni di tipo B, sarebbe obbligato a presentare un’opa anche per quelle di tipo A. Questo per tutelare appunto gli azionisti del gruppo A, che altrimenti potrebbero risultare danneggiati da un eventuale cambio di strategia aziendale conseguente al passaggio di gestione. Il prezzo di quotazione sarà di un euro. Ogni azionista avrà anche un warrant con uno strike a 1,20: in pratica, lo potrà esercitare se e quando il titolo arriverà a 1,20.

Durante il roadshow di tre settimane i manager hanno incontrato sgr, sim, family office e banche, e presso di loro hanno riscontrato un interesse molto forte. Pare anche che alcuni tra questi operatori siano disposti a comprare un pacchetto significativo di azioni A, tanto che si sta pensando di ampliare il numero dei consiglieri per far spazio ai loro rappresentanti. Nomi? Niente da fare, al momento non se ne fanno. Staremo a vedere.

Ultima nota: la società al momento opera attraverso tre società. Tra queste, Fiderbiella (controllata al 100%, è una fiduciaria specializzata nell’istituzione e nella gestione di trust liquidatori destinati ad accogliere le attività di società in procinto di chiedere l’ammissione a una procedura concorsuale) e Borgosesia Gestioni sgr (partecipata con un 9% circa, che invece è attiva nell’istituzione e nella gestione di fondi comuni di investimento immobiliare le cui quote, per esempio, possono essere oggetto di “scambio” con crediti assistiti da ipoteche iscritte su immobili a questi conferiti). La percentuale in Borgosesia Gestioni sgr potrebbe essere oggetto di una prossima cessione con l’esercizio di un’opzione put che verrà a scadenza il prossimo 31 ottobre: in tal caso, a sostituirla sarebbe una sif lussemburghese, da costituire, vantaggiosa anche perché costerebbe comunque meno di una sgr italiana.

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