Le agenzie di rating finiscono nel mirino della Corte dei Conti

La Corte dei Conti avvia un’inchiesta sulle agenzie di rating, per accertare il possibile danno erariale provocato dai report diffusi tra maggio e novembre 2011 sul debito pubblico italiano.

La conferma, dopo le indiscrezioni di stamattina, è arrivata da Angelo Raffaele De Dominici, procuratore generale laziale della Corte dei Conti, che ha detto all’agenzia di stampa Reuters di aver aperto un’istruttoria su Moody’s, Standard&Poor’s e Fitch: “non ritengo corretto che le agenzie di rating si possano esprimere in modo superficiale sul debito sovrano italiano creando una serie di conseguenze a catena che conosciamo tutti”, ha spiegato il procuratore, che ha già ascoltato i rappresentanti delle tre agenzie.

“Siamo stati vessati da una serie di interventi di finanza pubblica che hanno raffreddato l’economia e hanno messo a rischio la stabilità dei conti pubblici italiani”.  Per quanto riguarda il possibile danno erariale provocato dai report, secondo il procuratore la stima di 120 miliardi di euro fornita stamani dai giornali “è approssimativa e riflette il totale delle due manovre, peraltro legittime, del governo prima della crisi parlamentare”, che furono “molto pesanti e ispirate ai giudizi di rating”.

Il magistrato ha sottolineato che la sua inchiesta, che ha una prescrizione di cinque anni – è “ancora nella fase istruttoria” che “non c’è niente di definitivo”, auspicando di poter dare nuove notizie in merito “entro fine anno”.

Al termine dell’istruttoria, il procuratore potrà decidere di inviare “gli inviti a dedurre” agli interessati e sulla scorta delle risposte che riceverà potrà archiviare la loro posizione o chiamarli davanti alla Corte dei Conti, che dovrà sentenziare sull’eventuale risarcimento del danno quantificato.

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