Forex: dollaro continua ad attirare capitali

L’EURO NON RIPARTE – Dopo una breve ripresa dell’euro post summit di due settimane fa, stamane la moneta unica ha fatto registrare un nuovo minimo per l’ottavo giorno consecutivo di trading al livello di 1,2209. Secondo Saxo Bank, “man mano che ci avviciniamo a 1,2150 il momentum del bias ribassista potrebbe diminuire: coloro che sono già corti euro contro il dollaro non hanno niente da vendere per il momento, ma solo da cavalcare l’onda per altri 70 pips”.  L’Esm non è ancora stato implementato poiché la corte costituzionale tedesca sta esaminando la legislazione, le incertezze sui mercati possono aumentare velocemente se i rendimenti italiani e spagnoli dovessero tornare ad impennarsi. “Quindi, in mancanza di notizie, è difficile aspettarsi una ripresa sull’eurusd”.

FED ATTENDISTA –
Come atteso, la pubblicazione del “minute” del Fomc negli Stati Uniti non ha avuto un forte impatto sul mercato delle valute, anche se alcuni membri erano del parere di aumentare gli stimoli per raggiungere un più elevato livello di occupazione e l’obiettivo inflazionistico del 2%. “La maggior parte dei membri Fed considerano un ulteriore iniezione di liquidità necessaria solo se la ripresa economica dovesse rallentare, e i rischi di downward dovessero diventare sostanziali. Quindi il QE3 non è imminente e pertanto il dollaro dovrebbe continuare ad attirare capitali in qualità di safe haven currency”.

BOJ LASCIA TASSI INVARIATI –
Andamento altalenante per il cross dollaro/yen. “Poiché il dollaro è stato sotto pressione contro lo yen per tutta la settimana (scambiando di poco sopra 79 yen per unità di dollaro)”, continua la banca danese, “ieri pomeriggio sono tornare le speculazioni per un possibile intervento della BoJ e del MoF. Stamattina la Banca centrale del Giappone (BOJ) si è riunita e ovviamente non ha modificato il tasso di interesse. Ciò nonostante, la BOJ è diventata più espansiva poiché è passata da un programma di credito ad un programma di acquisto di bond. La decisione non ha supportato il tasso di cambio usdjpy poiché non vi è stata alcuna intenzione centrale di effettuare un intervento sul mercato, come sperato dai trader”.

PEGGIORA IL MERCATO DEL LAVORO IN AUSTRALIA –
In Australia stamane sono stati pubblicati i dati sul mercato del lavoro che nel mese di giugno hanno deluso gli analisti: sono stati distrutti 27K posti di lavoro contro 38,9K precedente (rivisto 27.8K) e 0,0K atteso dagli analisti. Nel settore dell’impiego a tempo pieno sono state perse 33,5K unità di lavoro, causando un innalzamento del tasso di disoccupazione al 5,2% contro il 5,1% di maggio. Nel dettaglio, il report sul mercato del lavoro riflette la divisione dell’economia globale: il settore minerario continua a crescere con i posti di lavoro che vengono generati, mentre le regioni dal business finanziario e manifatturiero sono caratterizzate dal taglio della forza lavoro. Tale dato sul mercato del lavoro conferma quindi il recente taglio del tasso da parte della Banca centrale Australiana (Rba) che era basato sulle aspettative di una più debole economia. Sul mercato dei cambi l’aussie (dollaro australiano) è stato colpito dai dati negativi e il cambio audusd si dirige ora verso l’area 1,0150 che potrebbe però rimanere inviolata per il momento.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!

Tag: