Italia, calimero dell’Europa

SPREAD BUGIARDO – Anche il Fmi ieri lo ha sottolineato. Lo spread Btp-Bund non riflette i fondamentali dell’Italia, che paga almeno 200 punti base di troppo. E alti rendimenti comprtano eccessivi costi di rifinanziamento sui mercati con il rischio che si inneschi un pericoloso circolo vizioso. Ma perchè l’Italia viene dunque punita in questo modo? A questa domanda ha cercato di rispondere Peter Garnry, equity strategist di Saxo Bank.

ITALIA TRA LE MIGLIORI – Garnry è rimasto colpito dal livello attuale della rendita dei bond governativi italiani. “Senza esitazioni, la maggior parte degli investitori ritiene l’Italia un “paese problematico”, come Spagna, Irlanda, Portogallo e Grecia”, ha spiegato l’analista. “Ma, osservando la previsione relativa al saldo di bilancio come percentuale del Pil nel 2012 e 2013, l’Italia è al secondo posto, superata solo dalla Germania”. Inoltre, è interessante notare che sia Italia che Portogallo sembrano pagare un tasso di interesse relativamente più alto sui bond governativi a 10 anni rispetto ad altri paesi per i quali è previsto un deficit di bilancio.

TUTTA COLPA DEI MEDIA? – È raro che nell’eurozona i media si focalizzino sulle buone notizie. “Ad esempio, non è stato detto molto sul fatto che l’Irlanda tornerà presto nel mercato dei bond come emittente di titoli di debito governativi. Allo stesso modo, il governo tecnico italiano ha implementato riforme con ampio supporto da parte dell’opposizione politica e della popolazione in generale, ma non è stato ancora dato il giusto peso ai cambiamenti. Nonostante tutto, in Italia questa serie di riforme sta portando buoni risultati, stando a quanto constatato nelle previsioni per il 2012 sul saldo di bilancio in percentuale rispetto al Pil. Mi sembra che l’Italia sia sulla buona strada, se paragonata ad altri paesi, la Spagna ad esempio”.

ITALIA CONSIDERATA CON I PIIGS – Allora perchè l’Italia paga il 6% sui suoi bond governativi a 10 anni? “La mia opinione è che l’Italia, in gran parte, venga ancora ritenuta parte del gruppo formato da Spagna, Irlanda, Portogallo e Grecia, sebbene il suo posto dovrebbe essere preso forse dalla Francia”.

MA ALCUNI PROBLEMI CI SONO – Tuttavia, ci sono alcuni problemi chiave che mettono pressione sui bond italiani. Uno è il sistema bancario italiano, che potrebbe necessitare di una nuova iniezione di liquidità. Un altro problema è il rapporto debito-Pil in Italia, che è tra i più alti in Europa. “Ma questo dovrebbe essere un problema considerando che la maggior parte del debito sovrano è reimpiegato (di solito per investimenti sulle pensioni e sulle compagnie assicurative), che il deficit di bilancio si sta restringendo e il rimborso del debito è a buon punto? Inoltre, la proprietà della maggior parte del debito italiano è detenuta all’interno del paese, al contrario di quanto accade in Francia, cosa che lo rende più stabile”.

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