L’ARIA SI FA CALDA – La prima settimana di settembre si apre con l’audizione di oggi del presidente della Bce Mario Draghi all’Europarlamento. Dietro richiesta dell’Eurotower, l’incontro sarà a porte chiuse. Il motivo di questa scelta tanto restrittiva sta nel fatto che giovedì prossimo – il primo del mese – il presidente dell’Eurotower toglierà il velo sul suo piano antispread, dovendo però nel frattempo fronteggiare i falchi tedeschi.
IL PIANO ANTISPREAD – Draghi gode del sostegno dei politici europei ma anche della Casa Bianca, del Fondo monetario internazionale e della Federal Reserve. A Jackson Hole, la settimana scorsa, il presidente della banca centrale americana Ben Bernanke ha annunciato nuovi interventi per sostenere l’economia americana, esortando i colleghi europei a portare avanti iniziative per risolvere la crisi: un messaggio interpretato dai più come una implicita esortazione a Draghi.
I DETTAGLI – Lo schema del piano antispread si basa sull’acquisto dei titoli di Stato, in particolare di Spagna e Italia. Le operazioni non inizieranno subito: la Bce vuole infatti aspettare il verdetto della Corte costituzionale tedesca sul fondo salva Stati permanente Esm, il 12 settembre. Ma il giudizio dei mercati arriverà presto: questa stessa settimana.