Trading ad alta frequenza: arrivano i primi giri di vite

CI PENSA BRUXELLES – La commissione affari economici dell’Europarlamento ha approvato il testo emendato della nuova direttiva Mifid sui servizi finanziari. Per porre un freno e controllare le transazioni ad alta frequenza (Trading high frequency), arrivano alcune norme per cui gli operatori saranno soggetti a commissioni più alte nel caso in cui ritirino un numero eccessivo di ordini. Le transazioni ad alta frequenza, guidate da algoritmi, producono una notevole volatilità dei mercati e crolli repentini dei prezzi di Borsa.

MIGLIORARE LA TRASPARENZA – Dal canto suo il governo tedesco ha adottato un progetto di legge per regolare questo tipo di transazioni, con l’obiettivo, ha sottolineato il ministero delle Finanze tedesco, “di garantire più trasparenza, sicurezza e sorveglianza per rendere “il sistema finanziario piu’ resistente alla crisi”. Il trading ad alta frequenza riguarda il 40% delle transazioni finanziarie nella Ue e più della metà degli scambi negli Stati Uniti.

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