Rolet (Lse): la Tobin tax in Italia sarebbe un errore

ROLET: UN ERRORE – Sarebbe un errore introdurre la Tobin tax in Italia. Lo ha detto ieri il ceo del London Stock Exchange, Xavier Rolet, secondo cui la tassa sulle transazioni finanziarie all’italiana – che nella formulazione attuale esclude le transazioni su titoli di Stato e su buona parte delle obbligazioni societarie – causerebbe la perdita di migliaia di posti di lavoro nell’economia. Inoltre, ha aggiunto Rolet, “favorirebbe la piazza di Londra e spingerebbe il business fuori dall’Italia”.

IL PREZZO PIU’ ALTO SULLE PMI – E a pagare il costo più alto non sarebbero “le banche o i broker, come vuole il pensiero comune”, osserva ancora il numero uno del London Stocks Exchange, che controlla Borsa Italiana, ma “le piccole e medie imprese, che vedrebbero crescere i costi di finanziamento sui mercati dei capitali”. Un rischio che “va valutato adeguatamente” da parte della autorità.

L’IMPOSTA – L’imposta, che prevede un’aliquota dello 0,05% sulle transazioni riguardanti azioni, derivati e strumenti finanziari partecipativi, dovrebbe assicurare dal 2013 un gettito di 1,088 miliardi l’anno, scrive il governo nella relazione tecnica alla legge di stabilità ipotizzando, in via prudenziale, “un coefficiente di riduzione del 30% per ciò che riguarda le compravendite azionarie e, in misura più marcata, dell’80% per i prodotti derivati”.

IL MODELLO FRANCESE  – Secondo indiscrezioni, il governo sarebbe orientato a riformulare la norma guardando al modello francese, che prevede l’applicazione dell’imposta alle operazioni su titoli emessi da società con capitalizzazione superiore a un miliardo di euro.

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