Olli Rehn a BLUERATING: “ci aspettiamo che l’Italia continui così anche dopo le elezioni”

di Francesca Vercesi

DEFICIT SOTTO IL 3% E PIL STABILE FINO AL 2015 – Nel corso del 2013 la Commissione europea prevede che l’Italia ridurrà il deficit al di sotto del 3%. Si parla di circa il 2,1% del Pil e tale resterà anche nei due anni successivi. È quanto emerge dalla la conferenza stampa della Commissione europea a Bruxelles per voce di Olli Rehn, dal febbraio 2010 commissario europeo per gli Affari economici e monetari e dall’ottobre 2011 vicepresidente della Commissione europea. Mentre aggiunge che l’Italia è uno dei sei paesi che potrebbero ricevere l’abrogazione dell’Edp (excessive deficit procedure) nel corso della prossima primavera, anche se è ancora presto per dirlo. E precisa: “Il bilancio in termini strutturali in Italia ha raggiunto una posizione di equilibrio. Noi speriamo che continui su questa strada, dato che queste misure dovrebbero  funzionare per combattere l’alto debito pubblico del paese”.

BISOGNA CONSOLIDARE IL BILANCIO
– Ora l’attenzione, però, è tutta concentrata sulle prossime e ormai vicinissime elezioni. Ma nel nuovo governo ci sarà spazio per il nuovo programma di consolidamento, magari abbassando le tasse? “Se teniamo presente l’alto livello di debito pubblico dell’Italia, è essenziale che il Paese mantenga la rotta delle riforme e una strategia coerente per il consolidamento di bilancio, in modo da non rendere necessari ulteriori interventi. Ma nel 2014 le nostre stime indicano un peggioramento nella posizione di bilancio. Per questo sono fondamentali le riforme. Noi continueremo a formulare le nostre raccomandazioni nel corso del semestre europeo”, aggiunge Rehn. Dando uno sguardo alle previsioni economiche, infine, per quanto riguarda l’inflazione in Italia, nel 2013 le aspettative parlano di un calo al 2% rispetto al 3,3% del 2012, mentre il Pil reale dovrebbe crescere dello 0,8%. Il debito pubblico è previsto arriverà al 128,1% del Pil nel 2013 nella speranza che scenda nel 2014 sulla scia della ripresa economica globale. Più in generale, a fronte di una lieve ripresa della fiducia da parte dei mercati, la Commissione europea prevede che nel 2013 in Europa la crescita sarà dello 0% e negativa dello 0,3% nella zona euro “anche se ci sarà più dinamismo nel corso dell’anno, rispetto al 2012”, conclude Rehn.

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