Anche i PIR vanno in vacanza

MID E SMALL CAP A RISCHIO IN ESTATE – Secondo gli esperti di Equita Sim, “anche i Pir vanno in vacanza” e per questo è opportuno ridurre del 10% il peso delle azioni italiane nel proprio portafoglio a media e piccola capitalizzazione. Un suggerimento dovuto alla convinzione “che nei prossimi mesi vi sarà una correzione delle quotazioni, dovuta al probabile (e fisiologico) rallentamento della raccolta dei fondi Pir e alla significativa sovraperformance delle mid cap italiane” rispetto ai titoli europei comparabili.

MULTIPLI CARI, CORREZIONE IN ARRIVO? – Infatti, i multipli delle Pmi italiane “sono ora a premio dell`8% rispetto ai comparabili, mentre in media hanno sempre trattato in linea o, durante i periodo di stress sul rischio Paese, a significativo sconto”. Il timore degli analisti è “che, in assenza degli acquisiti alimentati dalla raccolta dei Pir, possano prendere il sopravvento le prese di profitto legate a valutazioni su livelli storicamente elevati e all’approssimarsi delle elezioni politiche in Italia (marzo-aprile 2018)”.

MEGLIO PRENDERE PROFITTO – Per questo nel portafoglio modello gli esperti hanno alzato il peso della liquidità da zero a 10%, riducendo in misura proporzionale il peso di tutti i titoli. Una cautela “coerente con la visione cauta sul mercato nel suo complesso. La tesi di chi prevede un rafforzamento della crescita globale nei prossimi trimestri è, secondo noi, contraddetta dall’appiattimento della curva dei tassi e dalla discesa del prezzo del petrolio (se ci fosse domanda l’Opec avrebbe buon gioco nel mantenere i prezzi sopra i 50 dollari)”. Il tutto mentre il quantitative easing della Bce mantiene i rendimenti dei bond “high yield” ai minimi storici “nonostante il 2018 sia molto probabilmente l’anno in cui gli acquisti della Bce termineranno”.

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