Telecom Italia vs Enel, si accende lo scontro sul futuro della rete italiana

CATTANEO: RETE TIM VALE 20-25 MILIARDI – La rete di Telecom Italia non è in vendita, ma se proprio si dovesse arrivare a cederla per forza potrebbe valere 20-25 miliardi. Questo almeno secondo il numero uno dell’ex monopolista telefonico italiano, Flavio Cattaneo, che ha ribadito che la società non intende cedere alle pressioni del governo che vorrebbero limitare lo sviluppo della rete Tim nelle aree a fallimento di mercato.

OPEN FIBER, REDDITIVITA’ A RISCHIO – Aree dove Open Fiber, società controllata da Enel a Cassa depositi e prestiti, ha appena vinto il bando Infratel per realizzare e gestire la rete pubblica, confidando su alcune condizioni a partire dall’assenza di investitori privati disposti a investire, condizioni che a questo punto potrebbero risultare infondate per il preannunciato rafforzamento della infrastruttura e dell’offerta commerciale di Tim. In risposta alla crescente tensione il titolo Telecom Italia oggi cede l’1,32% a 82,10 centesimi di euro per azione, mentre Enel segna -1,49% a 4,906 euro.

VALUTAZIONI ANCORA MOLTO VOLATILI – A Piazza Affari gli analisti fanno notare come la valutazione di Cattaneo, che ha sfidato il governo a fare “una legge” e assumersi la responsabilità di espropriare la rete Tim, appaia di molto superiore alle valutazioni circolate finora che parlavano di un valore di 10-15 miliardi per la rete Tim, anche se rispetto a tali valori sono possibili ulteriori ampie oscillazioni in base alla future evoluzione della tecnologia e alla possibilità, o meno, di continuare a sfruttare la “vecchia” rete in rame per la parte che va dall’armadio al singolo appartamento.

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