Penso Dunque Investo

“Negli ultimi decenni si è affermata una nuova scienza, dalla quale è emerso che a volte l’essere umano non è solo irrazionale; è prevedibilmente irrazionale.
Gli esperti di questa nuova scienza comportamentale hanno iniziato a osservare il modo in cui l’individuo prende una decisione e stanno scoprendo molte cose interessanti, sebbene a volte allarmanti, sulla specie umana. Pare che le nostre emozioni e gran parte dei processi decisionali dell’uomo siano impressi nel nostro cervello, il cui sviluppo ci ha permesso di sopravvivere nella savana africana 100.000 anni fa. L’essere umano si è adattato ai cambiamenti, ha imparato a decidere in fretta, perché c’era una grossa differenza (letteralmente una questione di vita o di morte) fra scappare da un pericoloso leone o cacciare una succulenta antilope. In generale, questo istinto di sopravvivenza è stato decisamente utile, ma se viene trasferito nel mondo moderno e in particolare applicato al mondo degli investimenti, ci rende inclini a compiere errori”, questo è quanto scrive John Mauldin nella prefazione di Penso Dunque Investo, edito da CHW edizioni.

“Che il comportamento dell’investitore possa essere deleterio è dimostrato dagli studi annuali della società americana Dalbar, che confrontano i rendimenti effettivi ottenuti dagli investitori, con quelli di un indice passivo, come lo S&P 500. Negli ultimi vent’anni, lo S&P 500 ha reso in media solo l’8% annuo. I costi delle cosiddette gestioni attive (fondi comuni) hanno sottratto un altro punto percentuale o due (per commissioni, costi operativi, ecc.); dunque sarebbe logico pensare che gli investitori che hanno investito nei fondi azionari abbiano guadagnato fra il 6% e il 7% annuo. In realtà, sono riusciti a guadagnare molto, molto meno: un misero 1,9% annuo. E ciò è successo perché gli investitori comprano e vendono normalmente nei peggiori momenti possibili. Pare proprio che Ben Graham avesse ragione: siamo davvero il peggior nemico di noi stessi”, illustra l’autore James Montier, componente del team di asset allocation di GMO, società di gestione patrimoniale con sede a Boston (USA) e precedentemente co-direttore del team di strategia globale della Société Générale, nelle prime pagine del libro.

Penso Dunque Investo accompagna i lettori in una visita guidata ai problemi comportamentali e alle trappole della mente a cui sono maggiormente soggetti gli investitori, suggerendo alcune strategie per superarli, analizzando il modo in cui i migliori investitori hanno vinto i pregiudizi cognitivi che rischiavano di affossare i loro rendimenti. 

Al lettore viene offerta un’assistenza gratuita via web da parte dei consulenti indipendenti di Finanze.net che partecipano al progetto Democrazia Finanziaria.

 

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