Berlusconi condannato per frode fiscale, occhio alle ripercussioni sui titoli della galassia Fininvest

MEDIASET, MEDIOLANUM E MONDADORI – Occhi puntati sui titoli della galassia Fininvest Mediaset, Mediolanum e Mondadori – all’indomani della sentenza della Cassazione che ha reso definitiva la condanna di Silvio Berlusconi a quattro anni di reclusione (di cui tre condonati dall’indulto) per frode fiscale nell’ambito del processo Mediaset. Mentre è stata rinviata ad altra sezione della corte d’appello di Milano la sentenza relativa alla pena interdittiva. Al termine del processo di secondo grado Mediaset sulla sulla compravendita di diritti tv, l’ex premier era stato condannato alla pena accessoria di cinque anni di interdizione dai pubblici uffici. Al momento in Borsa i tre titoli sono tutti in rosso: Mediaset cede l’1,72%, Mediolanum lo 0,7% e Mondadori lo 0,8%.

 

Ecco i commenti di alcuni analisti sul possibile impatto della condanna.

ICBPI – “La recente condanna in Cassazione di Silvio Berlusconi, azionista di riferimento di Mediaset tramite Fininvest, non ha alcun impatto diretto sul titolo del Biscione, ma potrebbe rivelarsi negativa qualora si accompagnasse a una nuova fase di instabilità politica, che potrebbe ripercuotersi negativamente anche sull’outlook economico”, si legge nella morning note di Icbpi. “In tal senso, gli elementi di incertezza sull’evoluzione della top line ci portano a mantenere una view negativa sul titolo per ragioni prettamente valutative”.

BERNSTEIN – Proprio in merito alla possibile instabilità politica, Claudio Aspesi, analista di Bernstein, ha spiegato all’agenzia di stampa Reuters di non aspettarsi cambiamenti fino alla sentenza definitiva sull’interdizione. “Il panorama politico, comunque, si rannuvola molto. La coalizione tra Pdl e Pd sarà sotto enorme pressione e le elezioni anticipate diventano più probabili”. Berlusconi comunque, ha ricordato l’esperto, “ha altre questioni giudiziarie sospese, tra cui l’appello sulla condanna a 7 anni e all’interdizione perpetua da pubblici uffici per concussione e prostituzione minorile legati al processo Ruby. Da un punto di vista più allargato è sempre più evidente che si avvicina la fine del ‘Berlusconismo’ dovuta alla combinazione dei nodi giudiziari e dell’avanzare dell’età. Mediaset è stata insieme beneficiaria e vittima della sua influenza politica, senza la quale si rafforzano i rischi per la società sia sul fronte regolatorio che su quello della concorrenza”.

UNICREDIT – Anche gli analisti di UniCredit infine prevedono “una reazione limiatata” dei titoli della galassia Fininvest alla sentenza della Corte di Cassazione. “Gli investitori probabilmente terranno un approccio cauto e attenderanno chiarimenti circa le implicazioni politiche di questi eventi che dovrebbero limitare le pressioni sullo spread Btp/Bund”.

 

UTILE IN CALO – Intanto ieri Mediaset ha diffuso i conti del primo semestre 2013, chiuso con un utile netto in calo del 30% a 30,1 milioni di euro e un giro d’affari pari a 1,74 miliardi, in linea con le attese degli analisti.

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