Ennio Doris al socio Silvio: il governo Letta è la miglior soluzione

LA POLITICA SECONDO DORIS – “Non mi occupo di queste faccende e non do suggerimenti”, prova a schermirsi Ennio Doris, fondatore di Mediolanum e storico alleato finanziario di Silvio Berlusconi, nell’intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica ripresa dalle agenzie di stampa. Doris, collocato fra le colombe vicine al Cavaliere, alla fine però si sbilancia e qualche giudizio lo dà: ora come ora non ci sono alternative al governo Letta e la Borsa vuole stabilità, dunque è meglio che a Palazzo Chigi la situazione rimanga così com’è. In fondo, da febbraio, mese del voto politico, il Ftse Mib a Milano ha fatto registrare un +3%, mentre il titolo Mediolanum ha incassato un rialzo di quasi il 26%).

MEGLIO LE SITUAZIONI CHIARE
– “Io sono un moderato, ma è la finanza che preferisce le situazioni chiare. Almeno può fare i suoi calcoli. Le alternative all’esecutivo attuale non ci sono o non mi piacciono. Quindi… ”. Finora il governo Letta “ha fatto quello che poteva. Non mi aspettavo di più per un motivo semplice: l’Italia è da sempre in balia dei governi di coalizione dove è difficile trovare compromessi. E Letta non ha i poteri di Barack Obama negli Usa o di David Cameron a Londra. Si prendono decisioni giuste, ma poi si fatica a tradurre in pratica i provvedimenti. Per fare di più servirebbe una ‘governance’ diversa per il Paese, che dia più potere al presidente del Consiglio”. Intanto “la Borsa italiana è sensibile ai temi che stanno muovendo i listini di tutto il mondo: il timore che la Fed ritiri gli stimoli ai mercati, il rialzo dei tassi Usa, il rischio che la Cina rallenti la sua crescita, la rivoluzione geopolitica legata all’indipendenza energetica raggiunta dall’America grazie al gas da scisti. Temi globali cui noi aggiungiamo la difficoltà a mandare in porto davvero le riforme che ci servirebbero”.

UNA MANNA DAL CIELO
– Lo spread? È stato “una manna dal cielo per la Germania, ma alla fine è arrivato “San Mario Draghi”, che “è riuscito a buttare acqua sul fuoco”. Per la zona euro ci sono ancora rischi, dal momento che “abbiamo costruito l’Unione partendo dal tetto, la moneta unica, senza pensare alle fondamenta. E a Bruxelles chi ha più potere, leggi la Germania, impone la sua visione pensando ai propri interessi e non a quelli dell’Europa. La Merkel fa gli affari suoi, ma spero lo stesso vinca le elezioni”. A proposito di donne in politica, cosa ne pensa di Marina Berlusconi alla guida di Forza Italia? “Mi pare abbia precisato che non ha nessuna intenzione di imbarcarsi in un’avventura di quel tipo. Su questo fronte la famiglia Berlusconi ha già dato”.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!