Istat: nel primo trimestre dell’anno la pressione fiscale è aumentata

PRESSIONE FISCALE IN AUMENTO – Indovinate un po’: nel primo trimestre dell’anno, secondo quanto certifica l’Istat, la pressione fiscale in Italia è nuovamente aumentata, arrivando al 38,9%, lo 0,3% in più dello stesso trimestre di un anno fa. In particolare le imposte dirette sono salite dell’1,8% da 45,2 a 46 miliardi e quelle indirette del 3,1% da 62,5 a quasi 64,5 miliardi.

CALANO INVESTIMENTI PUBBLICI – Nel complesso le entrate per la pubblica amministrazione sono aumentate del 2% da 172,3 a 175,6 miliardi circa, a fronte di uscite aumentate dello 0,7% da quasi 192 a poco più di 193,5 miliardi (come risultato, tra l’altro, di un aumento dell’8,4% degli interessi passivi, da 14 a 15,25 miliardi, e di un calo degli investimenti fissi lordi del 3,8%, da circa 8,15 a meno di 7,85 miliardi). Il saldo corrente della pubblica amministrazione è così migliorato da -8,75 miliardi a -7,1 miliardi circa.

AUMENTANO RISPARMIO, REDDITO E POTERE D’ACQUISTO – Sempre nel primo trimestre, fa sapere Istat, la propensione al risparmio delle famiglia italiane è risultata pari all’8,5%, lo 0,3% in più del quarto trimestre 2016 ma lo 0,1% del primo trimestre dello scorso anno. L’aumento congiunturale della propensione al risparmio deriva da una crescita del reddito disponibile più sostenuta rispetto a quella dei consumi (+1,5% contro +1,3% rispettivamente). Poiché  il  deflatore implicito  dei  consumi è aumentato in termini congiunturali dello 0,7%, il potere d’acquisto è aumentato dello 0,8%.  In termini tendenziali, inoltre, il deflatore implicito è aumentato dell’1,2%, determinando una crescita del potere d’acquisto dell’1,2% a fronte di un aumento del reddito disponibile del 2,4%.

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