Legge di stabilità, cosa cambia per le banche italiane

POLIZZE VITA DEDUCIBILI – La legge di stabilità presentata martedì dall’esecutivo presenta un passo indietro sulla minore deducibilità delle polizze vita. Ma l’impatto per le compagnie assicurative resta modesto. “Riteniamo che la maggiore beneficiaria sia Generali, leader in Italia nel comparto vita”, commentano secondo Milanofinanza.it gli analisti di Intermonte. La legge di stabilità prevede anche cambiamenti a livello di trattamento fiscale. Per gli esperti di Banca Akros, questi provvedimenti avrebbero un impatto neutrale sul conto economico delle banche italiane, mentre potrebbero avere effetti finanziari positivi. Per le banche italiane questa riforma consentirebbe di ridurre il carico fiscale in linea con la media europea e migliorerebbe l’adeguatezza patrimoniale richiesta da Basilea 3 per quelle banche che hanno un ammontare significativo di imposte Irap differite.

L’IMPATTO SULLE BANCHE
– L’impatto positivo più consistente in questo senso sarebbe per Banca Mps, Banco Popolare, UniCredit, Ubi Banca e Intesa Sanpaolo. Nelle misure sarebbe poi prevista la possibilità di rivalutare la quota in Banca d’Italia a 5-7 miliardi di euro. Ipotizzando una rivalutazione a 7 miliardi, secondo i calcoli di Equita citati dal sito di MF, l’impatto positivo sul Core Tier 1 ratio sarebbe di 65 punti base per Intesa Sanpaolo, 73 per Banca Carige, 24 per UniCredit, otto per il Banco Popolare e quattro per Ubi Banca. Gli esperti di Equita: “una possibilità potrebbe essere rappresentata dall’acquisto delle quote da parte della Cassa depositi e prestiti, finanziata con l’emissione di bond a lungo termine che le banche potrebbero eventualmente cedere sul mercato”.

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