Wall Street torna a temere il “tapering”

L’ECONOMIA MIGLIORA, LA FED STACCHERA’ LA SPINA AGLI ACQUISTI DI BOND? – Wall Street sottotono dopo un’ora abbondante di lavoro, dopo un indice Ism non manifatturiero in crescita a 55,4 punti a fine ottobre (dai 54,4 punti di un mese prima), ben più delle attese di mercato (che indicavano un lieve calo a 54 punti a causa dei possibili contraccolpi legati al “government shutdown” occorso nella prima metà del mese) che fa tornare d’attualità l’ipotesi che la Federal Reserve si decida ad avviare il “tapering” (rallentamento degli acquisti di bond sinora effettuati sul mercato secondario al ritmo di 85 miliardi di dollari al mese) entro fine anno. L’indice Dow Jones cede così lo 0,27%, l’S&P500 perde lo 0,43%, il Nasdaq oscilla a -0,31% e le small cap del Russell 2000 arretrano dello 0,52%. Tra le blue chip si mettono in luce anche oggi Microsoft ed Exxon, mentre perdono terreno Intel e nuovamente Jp Morgan Chase. Dal canto loro i T-bond vedono il rendimento del decennale rimbalzare sul 2,66% mentre quello del trentennale vola sul 3,74%. L’oro cala  1308,1 dollari l’oncia (5,7dollari sotto la chiusura di ieri), l’argento resta sui 21,63 dollari (invariato) mentre il petrolio è indicato sui 93,66  dollari (81 centesimi sotto il precedente fixing).

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