Gli italiani che hanno conti in Svizzera devono dire addio all’anonimato

ADDIO ANONIMATO – La Svizzera pone un ultimatum ai correntisti italiani (e non solo) che hanno un conto protetto dall’anonimato all’interno dei confini elvetici: o si esce dall’anonimato o le banche elvetiche chiuderanno forzatamente il conto di chi si rifiuta. Dopo la modifica della legge sul riciclaggio Berna passa alla pratica. Con Londra e Vienna l’accordo è già stato raggiunto. Ora si tratta con Washington, Berlino, Parigi e Roma. In tempi di crisi dei conti non solo dei cittadini ma anche degli Stati, chi ha portato i suoi capitali nei fortini della privacy non è più protetto dalla legge.

COSA SUCCEDE – Il 18 ottobre il governo svizzero ha firmato la convenzione sullo scambio di informazioni tra autorità fiscali. Dal primo novembre le banche elvetiche sono obbligate a comunicare agli Stati esteri che ne fanno richiesta i dati dei loro correntisti. Prima mandano una lettera al titolare del conto, come spiega il Corriere della Sera. Se questi nega l’assenso i dati vengono comunque forniti al Paese che li richiede. Del resto se la Svizzera non andrà avanti su questa linea rischia di essere inserita in una black list.

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