La Yellen non cambia approccio

LA LINEA DELLA YELLEN – Una “forte ripresa” consentirà alla fine alla Federal Reserve di “ridurre la sua politica monetaria accomodante” e la dipendenza (dell’economia) “da strumenti non convenzionali come l’acquisto di asset” sul mercato secondario, ma continuare a “supportare oggi la ripresa è la strada più sicura per tornare a un più normale approccio di politica monetaria” in futuro. La testimonianza di Janet Yellen davanti alla commissione bancaria del Senato Usa che deve convalidare la sua nomina a nuovo numero uno della Federal Reserve al termine del mandato di Ben Bernanke (il 31 gennaio prossimo), prima dichiarazione pubblica dell’economista da sette mesi a questa parte, appare chiaramente nel segno di una prosecuzione dell’azione fin qui intrapresa dalla banca centrale statunitense. Non solo: dato che di inflazione continua a non esserci traccia (e la disoccupazione resta da quattro anni sopra il 7%), la decisione di proseguire con gli attuali incentivi monetari (85 miliardi di dollari al mese di acquisti di obbligazioni e T-bond sul mercato), non dovrebbe incontrare particolari resistenze neppure da parte di quei repubblicani maggiormente critici contro l’assunzione di rischi da parte della Federal Reserve. Fare ora tutto il necessario per poter poi rapidamente tornare a una situazione “normale” pare infatti preferibile alla strategia (seguita negli anni prima in Giappone e poi in Europa) di una lunga “convalescenza” con politiche monetarie più ortodosse che solo gradualmente si sono ammorbidite nel tentativo di rivitalizzare una crescita che da anni si mantiene su livelli nettamente inferiori a quella sperimentata già in questi ultimi trimestri dagli Stati Uniti. (l.s.)

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